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Clarence, a cosa pensavi?

di Luca Fede

Clarence Seedorf non pervenuto. Ad Udine abbiamo assistito ad una delle più appannate apparizioni del fuoriclasse olandese con la maglia del Milan: non un chilometro di corsa e la realtà di ben 15 palloni persi, dei quali uno stava anche per vanificare gli sforzi che avevano portato il Milan, in seria difficoltà nella gelida serata friulana, al gol del pareggio, lanciando una pericolosissima azione di contropiede dell’Udinese. In un momento così delicato della stagione, il popolo rossonero si aspetta molto di più da un giocatore che è stato da sempre un vero trascinatore in campo, ma che in occasione dell’appuntamento con la banda di Di Natale ha preferito lasciare il suo classico smoking in armadio, presentandosi in ciabatte. Contro l’Arsenal, Massimiliano Allegri ha bisogno del miglior Seedorf, lo stesso che ha messo la firma in tutte le più importanti notti d’Europa del suo Milan, lo stesso che nell’edizione 2006\2007 della Champions League ha deciso le sfide contro Bayern Monaco e Manchester United con le sue magie. Quindi, Clarence, lasciamoci alle spalle la partita di Udine ed andiamo a riaccendere il Diavolo in Europa.


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