Champions equilibrata: attenzione a sottovalutare il Viktoria Plzena
I primi verdetti della seconda giornata di Champions League spingono le grandi a tenere alta l'attenzione: i due pareggi di Trabzonspor e, soprattutto, Basilea fanno pensare che nella massima competizione europea nessun match è scontato.
I turchi hanno confermato di essere una compagine ostica, specialmente in casa, riuscendo a raggiungere i campioni francesi che erano passati in vantaggio e sembravano convinti di poter mantenere il risultato sino al triplice fischio. Il Basilea ha sfiorato l'impresa nel teatro dei sogni di Manchester, all'Old Trafford è andato in scena uno spettacolo unico, carambolesco, che ha visto prima il gigante rosso andare avanti per ben due volte con il ritrovato Wellbeck, salvo poi crollare sotto i colpi degli svizzeri che hanno saputo ribaltare sino al 3-2, cedendo solo ad un minuto dalla fine, piegandosi al colpo di Young.
Già nel primo turno si era avuta un'avvisaglia della difficoltà di questo torneo, con l'Apoel Nicosia che era stato capace di mettere sotto lo Zenit di Spalletti e il Trabzonspor che era stato capace addirittura di vincere in quel di San Siro contro l'Inter di Gasperini. Le piccole sembrano far paura, costante in una competizione che mette di fronte squadre di caratura differente, sì, ma che molto spesso si presentano con uno stato di forma diametralmente opposto, con le squadre dell'est che hanno nelle gambe già diverse partite di campionato, mentre le cosiddette grandi arrivano ai primi turni con i muscoli ancora appesantiti dalla preparazione estiva.
Per questo il Milan di Allegri non deve sottovalutare l'appuntamento di questa sera, a San Siro si presenterà una squadra sicuramente modesta, settima nel suo campionato, che certo non è dei più complicati fra quelli continentali, ma una squadra che si affaccia al panorama europeo con una fame da non prendere sotto gamba.
Una squadra poco conosciuta, con giocatori difficili da studiare e l'imprevedibilità tipica delle squadre dell'est, tutte polmoni e voglia di vincere. Il tecnico toscano ha messo tutti in guardia, guai ad entrare in campo scarichi, troppo sicuri dei propri mezzi, attenzione massima a non lasciare al Viktoria Plzen lo spazio per le ripartenze, attenzione difensiva e possesso palla, cercando di incanalare sin da subito la partita sui giusti binari.
In questo senso s'inserisce la convocazione di Zlatan Ibrahimovic, uomo fondamentale per la rosa, che porta con sè la conferma che la partita è di quelle delicate, da prendere con le pinze e da affrontare con tutti i migliori a disposizione. Una partita da vincere a tutti i costi, rispettando il pronostico, una vittoria che non aggiungerebbe troppo alla stagione, ma che potrebbe minare l'autostima della squadra nel caso in cui sfuggisse.