C'era una volta Clarence
Impalpabile. Si può racchiudere con questo aggettivo la partita di Clarence Seedorf. Lento, prevedibile e poco incisivio, l'olandese non riesce mai ad impensierire la difesa partenopea. Partita da dimenticare, specie se, quando mister Allegri lo richiama in panchina, il suo pubblico lo becca con una pioggia di fischi. Allegri lo schiera nel suo ruolo naturale e gioca da trequartista alle spalle della coppia offensiva Robinho-Ibrahimovic. Al settimo minuto ha una buona palla per impensierire De Sanctis. Botta dalla lunga distanza che però finisce comoda comoda tra le braccia dell'estremo difensore napoletano. Il Milan sembra la brutta copia di quello visto solo una settimana prima contro il Cagliari e il pubblico di San Siro inizia a pensare che non sia la giornata perfetta, un pò come quella di Seedorf. Irritato e quasi nervoso si becca pure un giallo per un'entrataccia su Gargano, non in perfetto stile Seedorf. Irriconoscibile sia nel primo che nel secondo tempo. Al 58' ha l'occasione buona per portare in vantaggio i rossoneri, risultato? Palla incredibilmente in curva, la stessa che al momento della sostituzione, lo fischierà. La sua prestazione è praticamente lo specchio di quella di tutta la squadra. Un Milan poco cinico, svogliato e scontato. Allegri ieri in conferenza aveva dichiarato: "per vincere un campionato servono i tre punti anche quando si gioca male. Sarebbe bello mangiare solo aragoste e caviale, ma a volte bisogna accontentarsi del panino col prosciutto". I tre punti non arrivano già da 180 minuti però e nelle ultime due gare i rossoneri hanno collezionato soltanto un punto.