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Bojan parte bene ma si ferma presto

di Vincenzo Vasta

Nel Milan formato “spagnolo” che ha affrontato lo Zenit San Pietroburgo, una delle maggiori novità è stata rappresentata dall’utilizzo di Bojan . Proprio come contro il Parma, Allegri ha preferito il numero 22 all’ariete Pazzini. La scelta ha avuto immediatamente i suoi frutti visto che nei primi venti minuti di gara il Milan ha espresso un bel gioco fatto di ripartenze veloci e grandi movimenti tra i quattro uomini offensivi. L’ex blaugrana è stato il primo a portare pericolo alla retroguardia russa quando, girandosi in un fazzoletto, ha impegnato il portiere dello Zenit. Col passare dei minuti però, la prestazione di Bojan è calata notevolmente e tutta la squadra ha risentito di ciò. Nel momento di difficoltà infatti, i rossoneri non sono mai riusciti a trovare in lui un punto di riferimento che aiutasse a far risalire e rifiatare i compagni. La sua gara si è chiusa a dieci minuti dall’inizio del secondo tempo.


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