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Allegri: "Giocare come il Barça? A me non piace copiare"

di Salvatore Trovato

Massimiliano Allegri è soddisfatto della vittoria ottenuta contro il Siena ma non vuole parlare del direttore di gara, dopo le recenti polemiche scaturite in seguito al match di Bologna: "Nelle ultime due settimane ho parlato troppo degli arbitri - ha dichiarato il tecnico rossonero ai microfoni di Premium Calcio -, cosa che non faccio mai. Il direttore di gara ha fischiato il rigore, quindi è rigore, è inutile stare qui a commentare. La velocità era talmente tale che difficilmente l’arbitro avrebbe potuto non fischiare quel rigore. A velocità normale, dal campo, ci stava". Nonostante l’emergenza in difesa, il Milan è riuscito vincere senza subire gol: "In casa è da un po’ che non subiamo gol, anche oggi siamo riusciti a non subirne e questo è un dato importante. Era una partita complicata - prosegue Allegri -, avevamo iniziato bene, poi ci siamo incasinati per colpa nostra. Molti meriti del Siena comunque. Poi nella ripresa è stato tutto più facile. Era importante vincere, sapevamo che non era facile. Alla quinta di campionato avevamo un bel po’ di punti di ritardo dalla prima - osserva il mister -, ad oggi, se domani le altre dovessero vincere, abbiamo comunque recuperato quattro punti. Il campionato è lungo, vedremo cosa faranno le altre". In settimana, il Presidente Berlusconi ha dichiarato di sognare un Milan alla Barcellona, in grado cioè di soffocare gli avversari con il bel gioco e il possesso palla: "A me non piace copiare - afferma Allegri -. Credo che in Italia, come gestione della palla, siamo la prima squadra, ma il Barcellona ha un grande impianto di gioco e dei giocatori con certe caratteristiche. Tutti volevano copiare il Milan di Sacchi ma non potevano farlo, primo perché non avevano un allenatore come Sacchi, poi perché non avevano dei giocatori con quelle caratteristiche". 


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