Alla cattedra europea siede sempre il Professore
L’età, qualche dubbio dei soliti criticoni, la ripresa graduale dall’infortunio e l’impossibilità di avere completa autonomia per i 90 minuti contro un avversario come il Barça. Tutto questo, quando l’Europa chiama, passa in secondo piano se si parla di Clarence Seedorf. Certo, non è quello del 2003 o del 2007 ma chi lo conosce bene, e lo stima, sa che queste partite difficilmente le sbaglia, qualsiasi sia la sua situazione di forma. Clarence, il Professore, uno spunto in più ce lo mette sempre e nel primo tempo di Milan-Barcellona consegna a referto il consueto repertorio d’alta classe con uscite palla al piede eleganti, difesa della palla da par suo, imbeccate intelligenti per i compagni come l’assist al bacio per Ibra che a tu per tu con Valdes non riesce a superarlo per il vantaggio rossonero. Il tutto condito dalla presenza umorale e caratteriale da leader capace di guidare i compagni nei momenti più difficile sostenendo anche vocalmente i movimenti della squadra e prestandosi alla fase di non possesso con generosità. Nella ripresa mano a mano accusa una naturale stanchezza ma la palla difficilmente sfugge dal suo controllo quando è tra i suoi piedi. Per sfide così, anche a 36 anni, il Professore è meglio tenerselo stretto.