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Turbo Abate va come il vento, mantiene il TOP. Van Bommel stecca la seconda ed è FLOP

di Stefano Maraviglia

Campionato riapertissimo, forse molto più di quanto pronosticato da tutti, oggi si parla in questi termini del torneo che per numeri e sviluppi, può passare alla storia come il più emozionante del mondo. Milan, Inter e Napoli in una manciata di punti, tanto misera da sfuggire alla presa, quasi fosse sabbia. Merito delle avversarie o demerito del Milan? Merito dei rossoneri, capaci di far resuscitare il Bari "morto" da mesi, rilanciando così le ambizioni di avversarie lontane anni luce. Quando si vince lo si fa tutti insieme, quando si perde idem, ma impossibile negare nell'uno o nell'altro caso, la maggior partecipazione di alcuni.

1° TOP - IGNAZIO ABATE: l'espulsione del derby sembrava averlo relegato a sostituto, del sostituto, poi l'ennesima opportunità concessagli e la grande dimostrazione di qualità e dote. Lanciato in prima squadra come adattato a terzino, oggi l'esterno campano può essere definito senza ombra di dubbio, l'esterno destro italiano più promettente dell'intero panorama nazionale. Spinge come pochi, è determinato come il miglior Gattuso, non manca nulla ad Abate per affermarsi anche nel Milan di domani, magari averne anche a sinistra. 

2° TOP - T.SILVA THE BEST: si fa in tre pur di arginare l'avversario, ma non basta soprattutto in occasione del gol. Quello che ormai si può definire senza imbarazzo, il centrale più forte del mondo, conferma tale nomea, pur trovandosi a pagare la pecca altrui. Dirige la difesa e si immola come solo i più grandi han saputo fare, si candida a futuro leader difensivo del Milan che verrà, pur rispettando in toto il monumentale Nesta. Non c'è Man Utd o Real Madrid in grado di strapparlo alla dirigenza milanista, un Thiago è per sempre.

3° TOP - ROBINHO: entra in campo chiamato in causa e si mostra molto più ficcante di altre occasioni. Corre, dribbla e calcia in porta, solo il gol gli manca, ma stavolta di colpe ne ha ben poche. Aiuta il Milan a cercare il pari, tale supporto non produce gli effetti sperati, ma stavolta gli si poteva chiedere solo poco di più. La posizione in campo resta ancora un'incognita, forse l'unica disposizione in grado di semplificare tale lettura, può essere quella di lasciargli libertà d'azione, i talenti necessitano anche di questo.

Ribaltone e altra faccia della medaglia: i Flop.

1° FLOP - VAN BOMMEL: bissa la gaffe compiuta contro il Bari e si trova leader di un terzetto che poco lo identifica. L'episodio casalingo lo aveva penalizzato, contro i rosanero viene immortalato colpevolmente, dalla rete di Glick non proprio un'abituèe. Dispiace doverlo collocare tra i peggiori, ma duole ancor più vedere i "peggiori" a ridosso della capolista.

2° FLOP - ANTONIO CASSANO: serve al Milan come il pane, ma nella dispensa rossonera, di Cassano ce n'è un pezzetto piccolo così. Non punge come sa, il guizzo non è quello conosciuto da tutti e la differenza col recente passato, si vede eccome. Necessita di un cambio di marcia, per non risultare lusso eccessivo di un attacco in cerca di spunti. Ronaldinho era diventato l'uomo di più e non l'arma in più, FantAntonio deve scrollarsi di dosso la polvere, per non finire come il fuoriclasse brasiliano.

3° FLOP - PATO: manca Ibra e lui dovrebbe sfondare la difesa avversaria, invece paga eccessivamente l'assenza del compagno. C'è lo svedese e il n.7 si trova nell'ombra, manca Ibra e il "papero" fatica a liberarsi degli avversari. Come si fa? Ad Allegri il compito di risolvere l'enigma. Il tempo scorre e il nemico è arrivato a meno due, non servono altri regali, bastano quelli già fatti in prima persona e visti fare conto terzi. Se cifosse un solo peso e una sola misura invece...


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