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Robinho si supera, Berlusconi rilancia con i fuochi d'artificio Top

di Stefano Maraviglia

Serate da incorniciare, serate da Campioni, il Milan chiude il proprio cammino casalingo, con la più bella delle feste. Tanti gol, ottimo spettacolo, poi baldoria, musica, colori e il proposito di ritrovarsi a breve per un nuovo festeggiamento. Non manca nessuno in quel di San Siro, la tribuna mostra con vanto il duo Berlusconi, Presidente Silvio e figlia Barbara e il fedelissimo di sempre Adriano Galliani, artefici del successo di oggi (i due uomini), lucente speranza per quelli di domani la giovane Lady B. Il Cagliari ci prova, il campionato anche per gli isolani ha ormai detto tutto e allora la classe e la voglia di far bene dei ragazzi di Allegri, surclassa l'onesta professionalità dei rossoblù. Segna Robinho riprendendo ciò che a Roma gli era rimasto incompiuto, sale nella graduatoria dei bomber e mano all'orecchio zittisce ogni maligno. Firma il tabellino il capitano Gattuso, togliendosi tanti sassi dalla scarpa, ma senza lanciarli ai rivali. Tutti i giocatori si sono resi protagonisti della serata, chi dal campo, chi da fuori chi dall'infermeria come Marek Jankulovski "sceso in campo" zoppiccante, per ricere un meritatissimo tributo. Le luci si spengono, partono i tributi video, con musiche di sottofondo a dir poco emozionanti, poi compare Lui, l'uomo dei successi, il Presidente che tutti i tifosi vorrebbero: Silvio Berlusconi. Poche parole, concetti chiari e conosciuti tanto dai tifosi, quanto dai giocatori: "Voglio un Milan vincente in casa e in trasferta, protagonista del bel calcio e padrone del gioco". Partono i fuochi d'artificio, il n.1 rossonero ha acceso la serata, ora sta a Lui infuocare l'estate.


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