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Nesta-T.Silva Simply the Best o meglio, the TOP. Tutto bello, manca solo l'esordio di Didac Vilà, non c'è FLOP

di Stefano Maraviglia

Si torna a respirare aria fresca in quel di Milanello, il fiato delle avversarie si è fatto meno pesante, solo il Napoli è rimasto ancorato alla capolista, cala la pressione, ma non deve calare la concentrazione del gruppo di Allegri. Contro il Parma ci si aspettava una prestazione super, per dimostrare a tutti di essere davvero superiori e di essere lì solo per meriti e non per caso. Gioco, spettacolo e tanto altro, questo quanto espresso dai rossoneri contro i ducali, una festa del gol e delle sensazioni positive.

1° TOP - IL MURO NESTA-T.SILVA: a detta di molti i più forti di tutti, per noi semplicemente fantastici. La sicurezza e l'organizzazione mostrata dai due stupisce in ogni occasione, un affiatamento che da un lato mette serenità, ma dall'altro porta a riflettere sul futuro e su chi potrà, per doti e tecnica, sostituire i due baluardi. "Zona militare, limite invalicabile", è questo il cartello che si sono trovati a leggere in più occasioni gli avanti del Parma, un ermetismo che tende ad avvilire e sfinire a livello nervoso gli sventurati di turno. L'attacco è allestito al meglio, l'invito rivolto a Galliani e co. è quello di intervenire per garantirsi due pilastri difensivi, degni degli attuali titolari rossoneri.

2° TOP - LA SORPRESA VAN BOMMEL: definirlo sorpresa è forse riduttivo, la sua esperienza a livello europeo, lo colloca tra i big in circolazione. Mark van Bommel approdato al Milan a costo zero, sembrava dovesse essere l'acquisto "premio", per la fedeltà mostrata da Mino Raiola nei confronti della causa rossonera, invece il ruvido mediano olandese, si sta dimostrando davvero importante per il gruppo. Deciso e furente quanto basta o forse un po' di più, non disprezza la fase di impostazione, garantendo così alla mediana, muscoli e tecnica. Cerca sempre il pallone, per i compagni è già diventato un punto di riferimento.

3°TOP - CLARENCE SEEDORF: torna con grande autorità e con quel piglio che di recente aveva mostrato in rare occasioni. Corre, cerca il pallone e lo gioca per i compagni, l'avversario non è il Real Madrid, ma lui si cala nella parte e riconquista quella porzione di San Siro, indispettita da tempo, per una voglia che spesso è sembrata mancare al n.10 rossonero. La classe è intatta, ma come insegna il caso Ronaldinho, o corri e allora puoi ancora fare la differenza, oppure diventi prevedibile e per certi versi un peso per la manovra. Segna ed esulta in maniera molto composta, esce dal campo tra gli applausi, corrispondendo l'affetto dei suoi tifosi. Seedorf è questo e i supporters milanisti lo vogliono così.

Quando si vince e convince, nulla o quasi può andare storto, nessuno merita di essere inserito tra i "flop", anche se l'esordio di Didac Vilà, sarebbe stato il completamento dell'opera, come si dice in questi casi, la classica ciliegina sulla torta. Allegri avrebbe potuto lanciare il giovane terzino, definito da molti un ottimo prospetto, ma l'ennesima presenza in campo di Alex Merkel, depone a favore del tecnico rososnero. 


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