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Leo va in All In e vince. Pato in crisi involutiva

di Pietro Mazzara

Amici di MilanNews.it rieccoci puntualissimi con Top & Flop, la rubrica del Lunedì che esamina la settimana rossonera e ne indica i migliori ed i peggiori. Champions e campionato hanno portato a 10 la serie di partite utili consecutive del Milan, che non conosce la sconfitta da 2 mesi esatti, ossia dal KO interno in Champions con lo Zurigo. In Europa, un Milan stanco ha portato a casa un pareggio che ci costringe a giocarci la qualificazione con lo Zurigo in trasferta, in campionato invece, il Milan espugna per la seconda volta in questo 2009 il Massimino di Catania, con lo stesso risultato finale, 2-0. In primavera furono Kakà ed Inzaghi, ieri è stato Klaas-Jan Huntelaar a lanciare il Milan al secondo posto solitario in classifica a +2 sulla Juventus e a -7 dall'Inter capolista solitaria.

Nella Classifica dei Top settimanali troviamo al 1° posto Mister Leonardo. Il brasiliano si è convinto che il modulo giusto per questo Milan è il 4-2-1-3 e lo sta portando avanti con convinzione e fermezza. Certo, bisognerebbe ricambiare, non dico sempre, ma ogni tanto, gli uomini in alcuni ruoli (vedi la voce terzini), ma il materiale a disposizione è quello che è e lo si è visto con il Marsiglia dove però, anche con una squadra in difficoltà sul piano atletico, ha mantenuto fede alla sua idea di calcio. Come un giocatore di Poker viene chiamato al rischia tutto, al'All In, contro il Catania, dove butta dentro Inzaghi e Huntelaar, trovando nei due arieti assetati di campo, le carte vincenti segno di una mentalità offensiva, votata alla ricerca del gol in più rispetto agli avversari.

Al 2°posto , per la pesantezza delle reti realizzate, Klaas-Jan Huntelaar. L'olandese, spesso ospite di questa rubrica nello spazio dedicato ai Flop, e serio candidato al premio come "Bidone dell'anno 200/10", nella serata siciliana esce dal torpore, entrando in campo con la consapevolezza di non aver nulla da perdere. Se sul primo gol parte del merito va equamente distribuito tra Pippo Inzaghi, l'olandese ed il portiere Andujar, sul secondo gol non c'è nulla da dire: un pallonetto di rara bellezza che uccella l'estremo difensore argentino e che si insacca in rete era un qualcosa che nessuno, io in primis, ci saremmo mai aspettati da lui. Domani sicuramente i giornali gli dedicheranno titoloni e diranno che è rinato. Piano, andiamoci piano ma un dato è inconfutabile: se si sveglia cnhe lui, possiamo iniziare a pensare a qualcosina in più del piazzamento Champions.

A chiudere la pagina dei Top troviamo un giocatore che raramente sale alla ribalta delle cronache, ossia il capitano indiscusso di questo Milan, Massimo Ambrosini. Il centrocampista pesarese è il giusto collante tra quelli che stanno davanti ed i 6 che di norma difendono. E' in uno stato di forma invidiabile e l'unica cosa che gli manca in questo momento è qualche gol che lui ha nel suo repertorio. Nonostante tutto, Massimo non ha 12 polmoni e per gioc-forza dovrà rifiatare qualche match e, vista la scarsa vena di Flamini, il rientro di Gattuso può essere una manna per lui.

A parimerito con il capitano, va messo anche Ronaldinho. Il fantasista brasiliano sembra aver trovato uno stato di forma più che buono, riuscendo a eseguire qualche numero vecchio stampo ma anche continuando a servire assist a iosa ai compagni che però, soprattutto col Marsiglia, non li hanno sfruttati a dovere. Leonardo lo ha responsabilizzato e lo ha motivato tantissimo e lui lo sta ripagando con prestazioni tutte al di sopra della sufficenza.

Visti i migliori tre della settimana, passiamo all'analisi di quelli che meno bene si sono comportati nella settimana che si è appena conclusa.

Al primo posto troviamo Alexandre Pato. Anche a costo di essere impopolare, mi preme sottolineare come il papero non abbia per nulla brillato ne contro il Marsiglia ne contro il Catania dove si è trovato di fronte due avversari, Taiwo e Alvarez, che non lo hanno mai fatto pssare. Leonardo ha anche cercato di spostarlo sull'out mancino contro i siciliani ma a nulla è servito. Probabilmente sta passando un momento un pò così dal quale però deve uscire immediatamente per aiutare il Milan nell sua crescita.

Subito sotto il papero ecco Gianluca Zambrotta. Il terzino rossonero è ufficialmente alla cann del gas e lo si è visto in questo ultimo scorcio di stagione. Inconsistente, irritante, non riesce a portare a termine una sgroppata importante che sia una sia che si trovi sull'out di destra sia su quello mancino. Oracome ora, Antoninis embra essere più in palla.

Al terzo posto si colloca l'accoppiata Flamini-Pirlo. Il mediano frncese non riesce a placare la sua irruenza nei contrasti che ha già pagato a caro prezzo sia in Italia che in Europa collezionando cartellini a iosa. Contro il Catania viene chiamato a fare da diga, insieme ad Ambrosini, davanti alla difesa rossonera ma, a differenza del compagno, sembra essere sempre in difficoltà, in particolar modo in fase di costruzione della manovra. Per ciò che riguarda il metronomo bresciano, beh lui forse ha pagato l'impiego a ruota continua sia col clb che in Nazionale e questa giornata di "riposo forzato" potrebbe essergli servita a ricaricare le batterie.


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