La SOCIETA' è ancora FLOP. Flamini, Seedorf e i magnifici 4mila assoluti TOP!
Difficile parlare dopo una sconfitta tanto pesante, quanto dolorosa. Giusto però esporsi e in qualsiasi caso metterci la faccia. La serata dell'Old Trafford lascia l'amaro in bocca e la consapevolezza, che qualcosa di più si poteva fare, seppur falcidiati dalle defezioni. Ora bisogna guardare avanti e valorizzare ciò che è rimasto. Come al solito noi di MilanNews, cogliamo l'occasione per analizzare quanto accaduto e premiare chi in qualche modo si è reso protagonista.
1° - TOP - MATHIEU FLAMINI: Ormai una presenza fissa nel podio dei migliori. La sua grinta e corsa unite ad una maggiore tecnica, ne farebbero il centrocampista più forte del Mondo. Si sacrifica e immola per la squadra, è l'unico che nella disfatta di Manchester può uscire e guardare in faccia i tifosi dicendo: "Ragazzi di più non ho potuto fare, ero solo!". Centrocampista o terzino per lui è lo stesso, si danna e si batte come un leone, senza mai sferrare zampate sanzionabili o inutili. Arrivato tra mille bisbigli, sta facendo parlare di se, per quanto mostra sul campo. Nelle serate di Champions ci vorrebbero sempre 11 FLAMINI!
2° - TOP - CLARENCE SEEDORF: Entra in un brutto momento, il raddoppio gela ulteriormante gli animi rossoneri, ma lui c'è e lo dimostrano le sue giocate. Imbuca per i compagni e rifinisce come se l'infortunio patito nelle scorse settimane, avesse avuto gli effetti di un raffreddore. La classe non è acqua e lo si vede.
3° - TOP - TIFOSI ROSSONERI: E' già stato detto, ma vale la pena ripeterlo. Se c'è una squadra che ha vinto all'Old Trafford è quella dei magnifici 4mila. Hanno inneggiato la il Milan fino all'uscita dal campo, esempio di un'eleganza e attaccamento ai colori più forte di tutto e di tutti. Un vanto per la compagine rossonera, che salva l'onore grazie ai propri supporters.
4° - TOP - LA SQUADRA e LEONARDO: Poche e semplici parole, con questo gruppo numericamente e tecnicamente parlando, neanche San Pio da Pietralcina avrebbe potuto fare di più: Ci perdonino l'affermazione blasfema, ma per dare un giudizio forte, servono toni e accostamenti forti.
Ricco il podio dei FLOP, ma onde evitare di scontentare qualcuno metteremo tutti sullo stesso gradino.
FLOP: LA DIRIGENZA - LA CAMPAGNA ACQUISTI: Non ci sentiamo in grado di inveire su di un gruppo che ha già fatto più di quanto nelle sue possibilità. Il Milan di oggi NON POTEVA ASSOLUTAMENTE COMPETERE PER L'EUROPA CHE CONTA! Una campagna acquisti a dir poco avara di elementi e valori tecnici. Promossi in maniera unanime a più riprese Abate e Antonini, ma doveva essere fatto di più soprattutto a gennaio. Un terzino e un centrale difensivo erano d'obblicgo, per chi sa di avere in seno un: Kaladze (lontano dal Milan e da livelli tecnici vicini alla decenza), Onyewu (infortunatosi mesi fa), Nesta (tornato super, ma comunque fragile) e altri giocatori forse mai realmente all'altezza della situazione. L'occasione c'è stata per riportare alla base Astori, per gettarsi su elementi che avrebbero potuto garantire linfa vitale, ad un gruppo che ne aveva bisogno come il pane. INVECE NO! Proclami e ricordi di imprese lontane, che oggi riportano tristemente alla dura realtà. IMPRESA è il termine di cui si è abusato in questi giorni, MIRACOLO è quello che usiamo noi ora. Il miracolo come tale, ha breve durata, noi vorremmo che la storia del nuovo MILAN durasse di più rispetto alla fioritura di una rosa.