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Galliani inventa e il Milan batte tutti è TOP. Emanuelson frastorna Antonini e lo rende FLOP.

di Stefano Maraviglia

Tre punti colti a San Siro contro il Cesena, sommati agli altri tre conquistati sul mercato battendo tutte le concorrenti, fanno della settimana rossonera, un autentico trionfo. I ragazzi di Allegri a suonarle (con non poche difficoltà) al Cesena, sul mercato Galliani a rifinire alle spalle del duo Braida-Raiola, per un attacco davvero stellare. Il risultato è agli occhi di tutti, il Milan conquista campo e mercato. Nel turbìnio di emozioni cerchiamo di sposare la linea sobria e, lanciare nella giusta maniera chi di dovere.

1° TOP - ADRIANO GALLIANI: coadiuvato da elementi di assoluto spessore (Braida e Raiola), l'Ad rossonero ha dato prova di grande prontezza e fiuto per gli affari. Tutti a svenarsi per saperne di più su Ziegler, lui tranquillo e pacioso a trattare un elemento ben più quotato: tale Urby Emanuelson. I risultati gli danno ragione, il bilancio pure, tra operazioni "spalmate" e costi quasi zero, il Milan ha rafforzato la squadra in maniera assoluta, salvando tesoretto estivo e stato finanziario del club. La ciliegina sulla torta potrebbe essere sistemata solo a decori ultimati, Mimmo Criscito è più di un rumor.

2° TOP - ALEXANDER MERKEL: ennesima prova di spessore e personalità per il genietto della cantera. Allegri ormai si fida di lui, gli concede massima libertà, salvo poi raccogliere i frutti. Tanto gioco, tanta corsa abbinata a qualità, gli applausi sono tutti per lui e qualcuno ammira basìto i progressi del biondino. In mezzo al campo con grande personalità e autorità, sbaglia due palloni a voler essere fiscali. Se il Barcellona si permette di mostrare con vanto un gioiellino di bijoux come Busquets, il Milan può rispondere sfoggiando il diamante di ben altra qualità: Alexander Merkel.

3° TOP - CUORE E DEDIZIONE THIAGO SILVA: "Per il Milan sono pronto a giocare anche in porta", parole che sanno d'amore, la firma? Thiago Silva. Il difensore ormai consacratosi tra i più forti al mondo, si rimette al volere del mister e lascia posto ad un "panchinaro", sacrificandosi a giocare in un ruolo ormai non più suo. Lo fa con attenzione, dedizione e tanta voglia, se poi sbaglia un pallone, poco importa è lui il primo ad inseguire l'avversario per rimediare. Si fa vedere in avanti, aiuta in difesa e non prende cartellini gialli. Cosa chiedere di più ad un fuoriclasse della difesa reinventato mediano? Strameritato il primato nei MilanNews Awards.

4° TOP - MARIO YEPES e SOKRATIS PAPASTA: quarta piazza "matrimoniale", atta ad ospitare la strana coppia. Il duo difensivo inedito e "disperato", ha invece offerto ampie garanzie. L'applauso più rumoroso va al colombiano, fattosi trovare prontissimo nonostante un impiego a dir poco centellinato. Tanti cori e applausi per lui sul finire di gara, da leader silenzioso e umile, la risposta all'ovazione di San Siro. Yepes piace e non solo alle donne, come affermato in fase di presentazione dal presidente Berlusconi, piace ad Allegri, piace ai tifosi, meno agli avversari. Di testa sovrasta chi gli si fa sotto, di piede applica la regola del: "per non saper nè leggere, nè scrivere". Bravo Mario, l'ha detto anche Ibra. Ottimo ritorno anche per Sokratis, giovane forse frettolosamente messo in disparte. Entra a freddo, in un match assolutamente importante e, così come il Milan ad Atene, anche lui conquista la sua vendetta personale. Contro il Cesena fu flop, contro il Cesena torna tra i top. Un meritato applauso anche per lui, con l'augurio di una ritrovata serenità.

Bravi tutto o quasi, accenniamo anche ad altri nomi spesso bistrattati, anche se il più delle volte a ragione. L'esempio principe è Christian Abbiati, molto pronto e deciso negli interventi tra i pali, meno palla al piede.

1° FLOP - LUCA ANTONINI: turbato, nervoso, poco attento e disordinato, partita brutta per Luca Antonini, arrivata al termine di una settimana, fatta più di bassi che di alti. Prima le presunte voci di sfogo, saputo dell'interesse rossonero per altri mestieranti dell'out sinistro, poi la smentita e una prestazione a dir poco deludente che cozza con quella in Coppa Italia. Impreciso palla al piede, costantemente in ritardo nelle situazioni di fuorigioco, la sintesi dello stato morale sta nell'ammonizione rimediata dopo errore banale e fallo tragicomico. Per essere titolare nel Milan, non basta essere l'unica alternativa nel ruolo, devono essere messe in campo determinazione, grinta e qualità nel fare, scappare in cerca di gloria può portare a pentimenti (vedi Storari). Il mercato potrebbe portare un puntello di ottima qualità, occhio Luca altrimenti rischi grosso e non Grosso. 

2° FLOP - I RINVII DI ABBIATI: ennesimo capitolo sui rinvii del n.1 rossonero. Nessun attacco al giocatore, anzi ribadiamo a caratteri cubitali OTTIMA PROVA DELLL'ESTREMO DIFENSORE, TORNATO E TORNATO DETERMINANTE, uniche macchie alla prestazione personale, i rinvii enigmistici quando chiamato in causa con i piedi. Il campo non può averlo aiutato magari qualche lezione impartita da Thiago Silva, Nesta, Pirlo o Ibra, potrebbe migliorarlo. Ovviamente la battuta va presa in tono scherzoso, dopo parate determinanti ai fini del risultato, l'errore viene concesso quasi di conseguenza.

3° FLOP - LA POCA CATTIVERIA DI ROBINHO: ritrovato dopo mesi di smarrimento targati Manchester City, brillante, geniale e a volte irriverente, il fantasista verdeoro ha messo in luce alcuni dei suoi colpi migliori, salvo poi denunciare poca cattiveria sottoporta. La stanchezza e la poca lucidità come attenuanti, il tempo e la fiducia di tutto l'ambiente per aiutarlo a crescere.


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