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Galliani cecchino, mira e compra è TOP. Merkel paga in lucidità, nessuna bocciatura, ma oggi è FLOP.

di Stefano Maraviglia

Si vince contro le provinciali, si conquistano i tre punti con una squadra decimata e privata dei suoi uomini titolari, il sentore è quello di un gruppo forte e diventato grande. tanti giovani inseriti nello staff, tanti senatori professionisti, il connubio non può che essere vincente. Se a tali premesse aggiunguiamo una dirigenza assolutamente competente (anche se in passato ci sono stati dei passaggi a vuoto, ma ben pochi), i tifosi rossoneri hanno di che esser soddisfatti. Solo i trofei e i traguardi raggiunti possono confermare tale sentimento, intanto da lassù si gode di un panorama invidiabile, l'arena fatta di gladiatori e colpi bassi ha tutto un altro aspetto se vista dagli occhi del Re.

Giorni di passione, di speranza e di certezze, i protagonisti tutti meritevoli di lode e non solo.

1° TOP - ADRIANO GALLIANI: alcuni nomi di quelli puntati, non sono stati ingaggiabili (vedi Criscito), ma se l'altra parte dice no, nessuna colpa può essere addossata all'ad rossonero. Arriva Vilà una scommessa, forse anche di più, last-minute colpaccio stile van Bommel ed ecco Nicola Legrottaglie. Nessuno sperpero, ingaggi mirati e con contratti tutt'altro che principeschi, la voglia di Milan va conquistata sul campo, è finita l'era delle figurine e degli album ricchi di doppioni. Inizia il nuovo corso targato Galliani.

2° TOP - ROBINHO: ha i piedi dei migliori e la fame dei più giovani, corre quanto e più di Merkel, lotta come Strasser. La fantasia è il suo punto di forza, ma per smentire tutti meglio mettere da parte i funambolismi inutili alla CR7 e rimboccarsi le maniche alla Gattuso. Si muove come un'anguilla, il colpo d'occhio e l'ultimo tocco non gli mancano di certo, ed ecco allora servito prima il gol, poi l'assist. Ibra lo vorrebbe anche in casa uno così, Allegri no, si accontenta di averlo presente e concentrato agli allenamenti e pronto in partita. I tifosi del Milan? Beh come Galliani e Berlusconi, lo vogliono e basta!

3° TOP - MASSIMO ODDO: facile incoronare "Jesus" Silva, o altri protagonisti alla Ibra, più difficile celebrare quei giocatori rimasti in rossonero a mo' di peso, ma determinati e seri come fossero appena arrivati. L'esempio è Massimo Oddo chiamato in causa contro il Cesena e assolutamente degno della maglia e della fiducia concessagli da Allegri. Non avrà solcato la fascia come nelle giornate migliori, ma l'attenzione mostrata in fase difensiva e la grinta messa in campo, gli valgono oggi l'elogio e il terzo posto del nostro podio. Finirà come finirà, ma il grazie per la professionalità è doveroso.

Luci dal massimino, ma non solo anche qualche piccola ombra, ma tanto piccola che va riportata solo per dover di cronaca.

1° FLOP - ALEXANDER MERKEL: iniziamo col dire che non si potrebbe definire flop, ma il giovanissimo della cantera, forse paga la stanchezza e la poca lucidità rimastagli, dopo tante apparizioni tutte degne di nota. Si impegna come al solito, non riesce però a trovare la qualità nelle giocate e stenta A far sua la posizione in campo. Il Catania è avversario temibile, forse la fame dell'undici siciliano, lo mette un po' in difficoltà. Si è conquistato la fiducia di tutti con grande personalità e tecnica, un piccolo passo falso non può pregiudicare tutto quanto fatto finora.

2° FLOP - IL ROSSO DELL'ORANGE MARK VAN BOMMEL: anche per lui come per Merkel, il titolo di flop è esagerato, ma l'eccesso di foga in alcune occasioni può costare caro, soprattutto se valutato da un arbitro particolarmente severo. Lascia il Milan in dieci, ma volendo si potrebbe dire che aiuta la squadra a conquistare i tre punti e, a rendersi conto della propria forza. Se i rossoneri tornano dalla Sicilia con i tre punti e con la consapevolezza di essere "tosti", parte del merito è anche dell'olandese, abile a farsi da parte costringendo i propri compagni a far gruppo e, cercare così di conseguire il risultato con forza e ardore. Ovviamente è una battuta, ma a questo punto si può dire che non tutto il male vien per nuocere.

3° FLOP - FORMA LONTANA DI ANTONIO CASSANO: non ha affatto deluso, ma dire che è molto vicino alla forma migliore è volersi prendere in giro. La voglia e la tecnica non fanno difetto al talento barese, lo stato fisico è però quello di un giocatore che manca ancora dello spunto e della continuità che, solo il campo può garantire. Cerca di rendersi utile come sa, vuole inventare come già fatto più volte in queste settimane, ma l'avversario è pronto e brillante e dunque, rispetto a Cagliari, tutto si è fatto più difficile. Nessuna bocciatura, nessuna critica, il lavoro paga sempre e, anche se con qualche settimana di ritardo, no problem, tutti sapranno aspettare il Cassano migliore.


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