Dinho sempre più in palla ma la squadra non lo segue
Va in archivio questa settimana, con poche luci e molte ombre, della stagione rossonera. Un settimana che ci ha visti pareggiare a Zurigo in Champions League senza non pochi problemi, specie nella prima frazione di gioco, e cadere dopo quasi tre mesi in campionato per mano del Palermo che bissa così il successo dell'Ottobre 2007 con lo stesso risultato finale, 2 a 0 ed anche allora Mark Bresciano mise la sua firma sul successo dei rosanero. Il Milan ha dato segnali evidenti di stanchezza e di poca lucidità mentale, le cui prime avvisaglie si erano viste già in coppa Martedì sera. I difetti della squadra di Leonardo sono sempre gli stessi: quando viene pressata va in bambola e se perde qualche pezzo dello scacchiere, le alternativa a disposizione del tecnico brasiliano non sono così di qualità come invece dovrebbe essere. Certo, la difesa è falcidiata nel ruolo dei centrali dagli infortuni di Thiago Silva e Bonera e sia Kaladze che Favalli non sembrano dare lo stesso grado di garanzia che danno Nesta e l'ex Fluminense quando giocano insieme. Difficile stabilire i migliori di questa settimana semi-horribilis, resa meno amara, in parte, dai contemporanei passi falsi della Juventus a Bari e dell'Inter, bloccata dal pareggio dall'Atalanta a Bergamo che però consente ai neroazzurri di andare a +5 in classifica con un calendario più agevole rispetto a quello che aspetta il Milan da Sabato prossimo fino alla fine del girone di andata. Tra i TOP, di difficile decifratura, troviamo Ronaldinho. Il Gaucho rossonero sembra aver trovato la condizione fisica ideale oltre ad una consona collocazione tattica. Ha di nuovo la gamba che viaggia a tempo con ciò che gli dice la testa e si sta rivelando uno degli insostituibili di questo Milan. A ruota troviamo Sandro Nesta. Nonostante la squadra non giri al massimo, lui è uno dei pochi a non perdere mai la trebisonda. Sempre lucido, da sicurezza a tutti e guida con autorità il reparto difensivo, peccato che i suoi compagni, a volte, non lo seguano.
Passando alle note negative di questa settimana va subito evidenziato il problema del turnover. Un pò per cocciutagine, un pò per mancanza di alternative, Leonardo si trova con una coperta molto corta e in caso di qualche buco, in questa coperta, le toppe a sua disposizione non sono delle migliori, visti i risultati forniti. Diretta conseguenza del mancato turnover è la condizione atletica: forse la vittoria con la Sampdoria aveva dato la sensazione di una squadra sfavillante ma già da Zurigo si erano visti i primi segnali di usura con una manovra lenta e con grandi difficoltà sia d'impostazione che di sacrificio, difetti messi a nudo nel primo tempo contro gli elvetici. Galliani, nel post Milan-Palermo è uscito allo scoperto dichiarando che il Milan, oltre ad Adiyiah, il club rossonero sta cercando un attaccante esterno, che in teoria ci sarebbe un certo Verdi, ancora in gol con la Primavera, che aspetta la sua occasione. Infine non si può non sottolineare un'altra settimana sotto tono di Pato. Il Fenomeno di Puerto Alegre non ha brillato a Zurigo e, compilce la stanchezza accumulata in questi mesi, essendo stato sempre in campo, è stato fatto partire dalla panchina contro i rosanero ma anche partendo dopo il fischio d'inizio, non è sembrato brillante ed incisivo.