Ambrosini primeggia nei TOP. La Società delude e capeggia nei FLOP
Un saluto a tutti amici di MilanNews, eccoci pronti a voltare pagina dopo una settimana intensa e ricca di delusioni. Chi l'avrebbe mai detto? Dalla sfida scudetto all'eliminazione dalla Coppa Italia, per terminare l'opera con lo stop casalingo imposto dal Livorno. L'animo del popolo rossonero subisce costantemente picchi massimi di esuberanza, ai quali si susseguono cadute libere di delusione assoluta. Noi per evitare malumori premiamo i “migliori” e “peggiori” senza voler dimenticare nessuno.
1° TOP – AMBROSINI MASSIMO: Forse l'unico capitano “precario” della storia del calcio. Nonostante lo status poco gratificante, Ambro non si è ma scomposto e anzi indossata quella fascia, si è caricato ogni domenica il Milan sulle spalle, battendosi come un leone, o meglio come qualche primavera fa. Quel rinnovo seppur giunto last-minute, rende onore e merito ad un uomo che da sempre si distingue per determinazione, grinta e sacrificio. Manca Pirlo, vengono meno le geometrie, ma lo “scarno” centrocampo rossonero non deficita mai di agonismo e intensità
2° TOP – THIAGO SILVA: Qualcuno temeva che il brasiliano, senza il suo mentore Nesta potesse andare in difficoltà, ebbene si sbagliava. Al centro del quartetto difensivo, si sente il Pirlo “dell'ultima linea”, dai suoi piedi passano tutti i palloni che vengono gestiti in maniera assai diligente. Quando la squadra stenta nel movimento, mette le ali ai piedi e si lancia in serpentine degne del miglior Garrincha come a dire: “Se Maometto non va alla montagna..”. Quando deve fronteggiare gli avversari nel gioco aereo non si lascia intimorire, tanto lui tolte le ali utili per le folate offensive, indossa le scarpe con le molle e sovrasta gli avversari seppur fisici come Lucarelli. Qualora commettesse qualche piccolo errore, vietato farglielo pesare!
3° TOP – IGNAZIO ABATE: Il derby l'ha un po' adombrato, quel disimpegno infrantosi sulle gambe di Milito che ha portato al gol dell'argentino l'aveva forse rattristato un po', ma il giovane laterale rossonero ha saputo riprendersi immediatamente. Contro il Livorno ha mostrato di che pasta è fatto, mettendo quasi in imbarazzo Beckham, che ogni qual volta veniva infastidito dalle turbolenze create dal biondo jet sulla destra. Dagli errori si impara e sbagliando si cresce, si può essere ottimisti.
4° TOP - KLAAS HUNTELAAR: Non era previsto il 4° gradino, ma noi per l'occasione una medaglia di legno la troviamo per premiare l'olandese. Entra determinato e grintoso come deve un "panchinaro", va al tiro e si mette in luce per movimenti degni del suo nome, poi però la lotta si fa dura e la luce si affievolisce. Rimarrà in rossonero? Nella buona e cattiva sorte noi tifiamo per lui, finchè mercato non ci separi.
Dopo aver premiato i migliori, giusto tributare un plauso a quelli che della settimana sono stati i peggiori.
1° FLOP – LA SOCIETA': Non siamo disfattisti, ma realisti. Il giocattolo seppur divertente e affascinante mostra ancora dei “difetti di produzione”, a cosa serve il periodo di garanzia se non per aggiustarlo o comunque sistemarlo? Al Milan hanno avuto tutto il mese di Gennaio, per rivedere uno ad uno i meccanismi del “prodotto Milan”, ma ad oggi non risultano interventi a riguardo. Mancano ancora alcune ore al termine del mercato, ma la fretta non sempre porta buoni risultati: ricordate Ricardo Oliveira? Pessima la gestione della trattativa con il Cagliari per Nenè, ok lo stop voluto dai sardi, ma Huntelaar da una settimana sa di esser stato vicinissimo alla cessione, ora chi glielo dice di far panchina fino a giugno?
2° FLOP – NELSON DIDA: Questa volta il portierone brasiliano è incolpevole del suo “flop”, viene premiato con i peggiori solo per la iella che puntualmente gli fa visita. Quando sta bene la sfortuna si accanisce su di lui in maniera unica al Mondo: una deviazione involontaria, un intervento poco felice o guai fisici, sono ormai i regali che riceve da un destino fin troppo beffardo. Per fortuna del Milan, la “scorta” di portieri fatta in estate è servita a tamponare le defezioni.
3° FLOP - KLAAS HUNTELAAR: Incetta di premi per l'attaccante olandese. Sia chiaro non ci stiamo accanendo sul ragazzo per il quale tifiamo e che vorremmo vedere esultare ogni domenica se possibile, ma qualcosa c'è che non va. Si trova sul gradino più basso dei peggiori, per via della sua poca incisività e per quella lucidità che spesso gli manca (dovuta anche alle pressioni avvertite). I compagni lo cercano, ma c'è sempre quell'attimo di ritardo o quella coordinazione precaria che lo evidenziano sempre in modo poco felice.