Ambrosini Capitan TOP. Robinho il fanta-FLOP
Cinico, ma non troppo, sicuramente quadrato, il Milan visto a Bari ha destato un'ottima impressione soprattutto per la determinazione iniziale dei suoi effettivi in campo. La vittoria porta tre punti e archivia gli episodi di nervosismo che sono trapelati da Milanello. Commenti poco opportuni, gesti di scarso feeling, ma anche ottimi spunti. Allestito il podio, chiamiamo in causa i diretti interessati.
1° TOP - CAPITAN MASSIMO AMBROSINI: torna i campo dopo l'infortunio e lo fa alla sua maniera, recuperando una miriade di palloni e mostrandosi come l'arma in più nelle sortite offensive. Al Milan mancavano i gol dei centrocampisti, lui toccato nell'orgoglio da degno rappresentante, non si è fatto pregare e ha insaccato l'1-0 dei rossoneri. Non solo in partita si è reso utilissimo, anche in allenamento ha giocato un ruolo determinante, nel dividere i due "wrestler" mancati Ibra e Onyewu. Dunque un ritorno a 360°, con la speranza che la continuità stavolta giochi a suo favore.
2° TOP - MATHIEU FLAMINI: Allegri lo ripropone e lui si riconferma. Tanta corsa per il francese, tanta voglia di fare e mettersi in mostra, ma senza eccedere nell'agonismo come spesso capitatogli nel recente passato. Si immola per siglare il 2-0 e mostra a Robinho come sia facile segnare, soprattutto quando la determinazione è maggiore rispetto ai narcisismi vari. Il mister rossonero cercava conferme e un valido sostituto in mediana, soprattutto in vista di impegni fitti come chicchi d'uva, lui ha risposto nella dovuta maniera e ha zittito il rumor che vorrebbe Lass Diarra, in ottica milanista. Sarà bastata l'ennesima buona prova di "Mad dog", per scacciare i fantasmi e trovare maggior spazio?
3° TOP - IL GENIO GENNARO GATTUSO: non pago di una prestazione di assoluto livello, ha voluto condire la torta con la sua ciliegina più prelibata. Il mediano calabrese dopo una maratona disputata tutta ad inseguire gli avversari, ha trovato la lucidità per farsi ammonire in maniera saggia e opportuna, saltando per diffida il Palermo, ma tornando in tempo utile per il derby di domenica. Una prova di spessore unico, impreziosita maggiormente da quell'ammonizione cercata e trovata nel finale di partita, al momento giusto. Se non è un colpo di genio questo...
Altri avrebbero meritato la medaglia, ma il distinguo tra i migliori è d'obbligo, la stagione ancora lunghissima aiuterà tutti per mettersi in mostra nella maniera più opportuna. Chi invece ha optato per figurare nel podio meno nobile, avrà sicuramente modo di rifarsi.
1° FLOP - ROBINHO E I MILLE E UNO ERRORI: potrebbe sembrare il titolo una favola, ma il pomeriggio del San Nicola si è mostrato come l'incubo peggiore per il brasiliano. Opportunità presentatesi in sequenza, tanto ghiotte, quanto alla portata, soprattutto per un talento dello standard del n.70 rossonero. Tanto lavoro vanificato, con il Milan padrone del campo, ma mai o quasi, del risultato in maniera definitiva. Un solo match per diventare uno dei beniamini del popolo rossonero e invece, solo fischi per lui al momento della sostituzione. Non si tratta di una bocciatura, ma la delusione per tanta grazia mandata a male brucia e non poco.
2° FLOP - LA BARUFFA IBRA-ONYEWU: capita ovunque su tutti i campi di allenamento, ovvio che se succede a Milanello l'eco diventa assordante. I due contendenti hanno dato segno di scarso feeling, ma se da una parte è comprensibile lo stato di frustazione e timore accusato dall'americano, meno lo è l'irruenza dello svedese. Sicuri che avrebbe cercato l'entrata se la palla fosse stata tra i piedi di Alessandro Nesta o T.Silva? Assolutamente no. Lo status di "precario", nel quale si trova Onyewu può aver incentivato l'attaccante ex Barça a spingersi un po' oltre, ma lungi dal giustificare il proseguo. Tutto sedato e i 3 punti del San Nicola ne sono la riprova. Din Din, secondo round!
3° FLOP - CHRISTIAN ABBIATI: già detto, ma giusto sottolineare, non piacciono del tutto le ultime apparizioni del n.1 rossonero. Buone giocate, accompagnate troppo spesso da sbavature che risultano poi importanti ai fini dell'azione o del risultato. Rinvii non sempre azzeccati, impostazione spesso non ottimale, c'è di tutto un po' nell'ultimo periodo attraversato dall'estremo difensore milanista, va recisato nulla di clamorosamente scandaloso. La critica non vuole affossare, ma solo spronare un giocatore che ha sempre accettato la concorrenza e, si è sempre messo puntualmente in gioco. L'augurio è che ritrovi quanto prima la massima serenità e torni a volare senza imperfezioni che offrano poi appigli a noi "maligni".