Abbiati para, Berlusconi spende
E Scudetto fu. A Roma sembrava molto più difficile che in qualsiasi altro campo, la voglia di Champions dei giallorossi e, lo stadio quasi interamente pro-capitolini potevano giocare un brutto scherzo ai ragazzi di Allegri che hanno saputo destreggiarsi in maniera egregia. Serviva un punto ed è arrivato il pari, di seguito la festa. Tutti meravigliosi interpreti della cavalcata, oggi non esistono flop, anche se il podio non accoglierà l'intera rosa.
1° TOP - CHRISTIAN ABBIATI: mette ancora le mani a difesa del tricolore ormai cucito sul petto, negando il gol, la gioia e forse la Champions, alla compagine giallorossa. A Roma si sarà pur fatto pochi estimatori, no problem, il suo futuro è a Milano e a parte qualche bizzoso rinvio, il portierone che tanto ha sudato per arrivare a gioire è ancora parte integrante della famiglia milanista. Poche polemiche, tanto lavoro, e soprattutto puntualità al momento opportuno, le sue prodezze valgono gol realizzati, è lui uno dei capocannonieri della squadra.
2° TOP - IL PRESIDENTE SILVIO BERLUSCONI: prende parte alla festa senza rubare la scena, lancia la forte candidatura rossonera in campo europeo e non si nasconde avanti all'inevitabile bisogno di investimenti, questo è quello che volevano i tifosi, questo è Silvio Berlusconi. "Acquisteremo e investiremo ancora", l'approdo in società della figlia Barbara sembra averlo galvanizzzato, il tricolore "esibito" con vanto, conferma la teoria del chi più e meglio spende, meno spende. Bisognerà ritoccare in maniera decisa il trucco della bella capolista, le idee ci sono, gli strateghi pure, Presidente serve solo il suo entusiasmo e lo stracitato grano.
3° TOP - MAX ALLEGRI: tirato in ballo solo nei momenti peggiori, crocifisso in sala stampa dopo quello sciagurato Milan-Bari, Allegri ha utilizzato il sorriso e tanta serenità per fronteggiare l'irruenza della critica, fattasi decisamente pungente. Sempre convinto dei propri giocatori, mai titubante nelle scelte da effettuare, lo Scudetto n.18 porta anche la sua firma e sicuramente non a caratteri più piccoli rispetto quelle degli altri protagonisti. Trasmette al Milan la propria filosofia, i ragazzi hanno il merito di fidarsi dell'estroso Max, i risultati premiano tutti in egual misura.
Non esistono "peggiori" nel giorno della festa, per le bocciature c'è tempo, lo scrutinio tra qualche settimana.