A Ibra riesce il miracolo, salva il Milan ed è TOP. Seedorf bissa se stesso, è FLOP
Settimana cruciale in casa rossonera, altro stop che sa tanto di sconfitta. La compagine di Allegri per lunghi tratti è parsa irriconoscibile, salvo poi provare folate d'orgoglio e tornare a giocare come sa e come fatto fino a prima della sosta. Contro l'Udinese e il Lecce, dovevano arrivare sei punti, la consistenza dell'avversario e soprattutto la pochezza dei rossoneri, hanno indirizzato a forza, la situazione su un binario assolutamente sbagliato e da cambiare quanto pima. La barca non affonda, ma non veleggia, cerchiamo di capire chi deve dare di più.
1° TOP - ZLATAN IBRAHIMOVIC: non avrà vissuto la sua serata migliore, ma se il Milan porta a casa un punto lo deve all'angelo burbero e incazzato (per dirla alla Gattuso), autore del capolavoro che ha sorpreso tutti e stupito molti. Lo svedese come già altre volte, ha risolto o almeno provato a farlo, una situazione fattasi nebulosa e confermatasi poi tale. Tanta lotta, corsa e movimento, tantissimi rimbrotti per il compagno di reparto e flop Pato, reo di non essere partecipe e smanioso di vincere. Ancora una volta lui a decidere le sorti del diavolo, lunga vita ad Ibra questo è l'augurio del tifo rossonero, anche se un sostituto, garantirebbe molto di più di una comune preghiera.
2° TOP - ALESSANDRO NESTA: l'unica mossa per garantirsi un futuro Nesta, sarebbe clonare l'originale, molto meno fantasioso e più facile da realizzare, è intervenire in maniera tanto decisa e forte sul mercato. Il difensore romano ancora una volta unisce la critica, se non è il più forte di tutti i tempi, può tranquillamente figurare nella foto di gruppo con i grandi del passato: Baresi, Maldini, Scirea, Facchetti, tanto per citarne alcuni. Un pilastro indispensabile per il Milan e per Allegri, una presenza che da sicurezza a tutta la squadra. Una sola sbavatura nel match contro i pugliesi, un controllo poco opportuno che poi lo porta al fallo e all'ammonizione. Non può l'episodio macchiare l'ennesimo ritorno/capolavoro, dell'esperto centrale. Nesta c'è, Nesta non c'è la differenza è tanta, giusto Dott. Galliani?
3° TOP - IGNAZIO ABATE: messo lì quasi per gioco e ora convinto di essere un terzino, l'esterno campano contro il Lecce ha dato prova di essere se non di ruolo un ottimo praticante della fascia difensiva. Il dinamismo, la dedizione e la costanza d'inserimento, lo rendono una pedina fondamentale per lo scacchiere rossonero, se a questo vengono allegati, il dribbling e il cross, il processo di evoluzione può dirsi completato. Punta l'uomo con convinzione, raggiunge il fondo e crossa in maniera mai banale, non può bastare per convincere la società a non cercare altri rinforzi, ma di sicuro rasserena Allegri, ora convinto di poter contare su un elemento in più.
Non solo i migliori (pochi), a distinguersi nel flop di Lecce e nell'arco della settimana, altri hanno saputo figurare, seppur in maniera meno degna.
1° FLOP - ANCORA CLARENCE SEEDORF: lento, macchinoso fisicamente e mentalmente parlando, l'ennesima conferma di uno stato psico/fisico non invidiabile. Non inventa come dovrebbe, soprattutto in virtù del ruolo ricoperto, il passo non lo aiuta in fase di interdizione, oggi l'olandese pare davvero un pesce fuor d'acqua. I tifosi iniziano ad inneggiare ad Antonio Cassano in qualità di fantasista, con la mediana "muscolare" schierata alle spalle di un trio che può ricominciare a far paura.
2° FLOP - GALLIANI E LE DICHIARAZIONI RIGUARDANTI L'ATTACCO: piace il piglio dell'Ad Galliani, dettosi pronto ad intervenire in caso di talento da reperire già a gennaio, suonano però assolutamente stonate le note riguardanti un centravanti. Il solo Ibrahimovic non basta, al Milan serve di più, serve un vice. Lo svedese non può rendere sempre in maniera assoluta, urge dunque una pedina in grado se non di sostituire, almeno di far rifiatare il fuoriclasse ex Barça. In difesa i rinforzi devono essere tutti di livello, poco importa se poi qualche elemento del gruppo, guarda in cagnesco le scelte della società. Lo scudetto è alla portata, ma le avversarie sono vicine, come detto da Ibra: "O si vince quest'anno o non si vince più".
3° FLOP - IL TEMPISMO DI ALLEGRI NEI CAMBI: non avrà i novanta minuti nelle gambe, ma Cassano al 70%, vale oggi un Seedorf al 100%. Venti primi o poco più, sono pochi per chiedere al barese di entrare in partita, essere subito decisivo e risolvere il match. Gli è riuscito a Cagliari e contro l'Udinese, stava per ripetersi anche a Lecce, il talento ex Samp deve disporre di un minutaggio maggiore, solo così può raggiungere quello stato di forma utile, per garantire al Milan un apporto costante. Entra lui e la squadra cerca la vittoria con convinzione, se la cura ad ogni male l'ha in dote FantAntonio che, Allegri la somministri quanto prima al gruppo rossonero.