Pressing disorganizzato e fase difensiva disastrosa. La Gazzetta: "Le colpe di Fonseca"
Un inizio di stagione così complicato il Milan non lo viveva da ben tredici anni. Un punto in due partite sono pochi per una squadra che punta allo scudetto, anche se al momento la classifica è quella che preoccupa di meno, visto che c'è una fase difensiva disastrosa alla quale cercare quanto meno di porre rimedio.
Quattro gol subito in 180 minuti sono un dato che fa riflettere, soprattutto se consideriamo che sarebbero potuti essere di più se a Parma non ci fosse stato Strahinja Pavlovic. Nulla è cambiato rispetto alla passata stagione, la squadra cade sempre negli stessi errori, con Paulo Fonseca che ad oggi è il principale imputato di una situazione, per certi versi surreale, che sta vivendo la formazione rossonera.
La difesa non sarebbe però l'unica cosa che non va, visto che per il momento tutto quello che dovrebbe essere alla base del calcio del portoghese sembrerebbe non funzionare. Oltre ad una fase difensiva friabile, infatti, scrive La Gazzetta dello Sport che anche il pressing alto è organizzato male e con poca intensità, il possesso palla è prolungato e sterile, Leao è praticamente sempre ininfluente al tiro, nonostante Fonseca stia lavorando su questo aspetto del suo numero 10, con l'aggiunta anche di una comunicazione piuttosto debole.
E pensare che l'allenatore è stato scelto direttamente dalla società, ma visto quel che è accaduto nelle prime due partite, è lecito chiedersi se la decisione sia stato felice.