Nostalgia d'Europa, Atene ultima gloria
Come oggi, cinuqe anni fa, il Milan si apprestava a disputare l'undicesima finale di Champions League. Era esattamente il 23 maggio del 2007 e allo stadio Olimpico di Atene Maldini e compagni diedero vita ad una gara che nessun tifoso milanista dimenticherà. Ancelotti si affidava ai senatori e ben sette undicesimi di quella formazione aveva già giocato, e perso, la finale di Istanbul. Dida naturalmente tra i pali, davanti a lui Oddo, Nesta, capitan Maldini e Jankulovski; solito centrocampo tutto muscoli e polmoni affidato a Gattuso e Ambrosini, Pirlo in cabina di regia dietro il genio Kakà, Seedorf e il re della serata Inzaghi. Strano il calcio, il Milan dopo novanta minuti di gioco si sarebbe preso la rivincita sul Liverpool che lo aveva battuto qualche anno prima in quella altrettanto famosa finale. Bei tempi quelli, i rossoneri alzavano al cielo la coppa dalle grandi orecchie, quella più ambita da tutti i club tanto per capirci. Ancelotti aveva riportato a Milano soddisfazione e gioia dopo una stagione non proprio all'altezza. Alle 23 circa di cinque anni fa un certo Paolo Maldini riceveva la coppa dalle mani di un ex juventino, adesso presidente dell'UEFA, Michel Platini. Ma ancora più bella era la storia legata a quella dell'eroe di quella notte, Pippo Inzaghi, uno abituato a non mollare mai, uno nato due volte. Cercava una serata come queste superPippo, l'aspettava da Manchester, perchè, seppur aveva giocato quella partita, aveva gioito e festeggiato per la vittoria, non poteva capacitarsi di quel gol sbagliato e aveva pensato che un'occasione così non gli sarebbe mai più capitata. Quella finale sarà ricordata per gli occhi concentrati e ansiosi di Sheva e non per lo sbraitare di gioia di Inzaghi. Ma il calcio si sa, le rivincite le offre a tutti e Pippo stavolta l'attimo giusto non se l'era fatto sfuggire, anzi, se l'era ripreso, e pure con gli interessi. Bastarono i suoi due gol per cancellare la sua annata un po' storta e sfortunata e quella della sua squadra, incapace di essere protagonista in campionato, ma di trasformarsi la notte in Diavolo. Oggi, dopo un lustro, i tifosi rossoneri non possono che aprire l'album dei ricordi, sfogliare e sognare che qualcuno, presto, possa regalargli queste emozioni..
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