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Il pm di Milano chiede l'archiviazione dell'indagine su Yonghong Li

di Francesco Finulli
Fonte: tuttomercatoweb.com

La Procura di Milano, come riportato dall'ANSA, ha chiesto di archiviare l'indagine in cui Yonghong Li, proprietario del Milan tra il 2017 e il 2018, è accusato di false comunicazioni sociali. Questo è avvenuto dopo rogatorie e verifiche bancarie in tutto il mondo, che hanno consentito di ricostruire gli assetti patrimoniali e i flussi finanziari di denaro proveniente anche da conti con sede in paradisi fiscali.

All'imprenditore cinese era stato contestato questo reato per aver rilevato il Milan per 740 milioni di euro con una società che in seguito è fallita e che non era dunque riuscita a chiudere l'affare, malgrado le sue rassicurazioni. Il pm Paola Biondolillo nei giorni scorsi ha firmato la richiesta di archiviazione dell'indagine durata circa 6 anni e che ha portato alla conclusione che Yonghong Li avrebbe goduto di ampie risorse come lui stesso aveva assicurato ai tempi dell'operazione di compravendita del club un tempo guidato da Silvio Berlusconi. Risorse che sarebbero riconducibili a fondi e società con base alle Cayman o alle British Virgin Island, e pure a società di Hong Kong della moglie del magnate.

È trapelato dagli accertamenti un quadro di operazioni finanziarie "opache", ma non con elementi sufficienti per ritenere sussistente l'accusa di falso in bilancio. L'istanza non riguarda in senso stretto la vendita del Milan, ma è comunque stato stabilito che Yonghong Li avesse i capitali necessari. La parola ora passa al gip.


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