Zlatan Ibrahimovic, l'arma in più del gruppo rossonero nel girone di ritorno
"Ho mantenuto la mia promessa, ho promesso a tutti che avremmo vinto. Qualcuno non ci credeva e qualcuno rideva, oggi siamo campioni d'Italia". Così tuonava dal cielo Zlatan Ibrahimovic il 22 maggio, in una data che rimarrà nella storia del club e nella carriera dello svedese. Ritornato, dopo anni di esperienze all'estero, in un Milan in difficoltà ed alla ricerca di un equilibrio in seguito ad una delle sconfitte più tremende di sempre della storia rossonera (il 5-0 di Bergamo contro l'Atalanta, ndr), il numero 11 del Diavolo ha saputo prendere in mano una situazione delicata - coadiuvato da altri senatori e da mister Stefano Pioli - ed a traghettare prima la squadra verso la conquista del massimo palcoscenico europeo, la Champions League, e poi ad uno Scudetto inatteso. Ma la storia è ancora tutta da scrivere.
SI ENTRA NEL VIVO - Tra pochi giorni, esattamente il 4 gennaio, inizierà la parte più importante di una stagione - così ribattezzata dallo stesso in una recente intervista dal ritiro invernale di Dubai -, che potrà riservare delle grandi soddisfazioni. Perché nel 2023 il Milan si giocherà tantissimo: a partire dall'obiettivo rimonta in campionato per poter porre quella tanto desiderata seconda stella sul petto, passando per Coppa Italia, Supercoppa e Champions League. Ovviamente, con la speranza di rivedere il prima possibile Ibrahimovic a pieno regime. Perché con Zlatan la carica nell'ambiente durante la settimana è totalmente diversa, con infiniti stimoli in più per i compagni. Purtroppo, però, per il suo rientro in campo, bisognerà ancora attendere. Ed è stato chiaro lo stesso attaccante con queste dichiarazioni: "Quando mi sento pronto, quando starò bene bene, rientro". Ma ora, lontano dal lungo tormento che ha accompagnato il suo ginocchio nella scorsa stagione, la leggenda svedese tornerà ad essere l'uomo in più nello spogliatoio rossonero nella corsa verso lo scudetto.