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Zlatan domina anche fisicamente e il Milan vuole tenerlo. Come può evolvere il mercato in attacco...

di Matteo Calcagni

"Io sono Zlatan Ibrahimovic e mi sto solo riscaldando". Così il campione svedese ha dato il buongiorno ai suoi followers, all'indomani di Milan-Atalanta e di una prestazione, la sua, anche piuttosto sottovalutata. Il classe '81 non avrà segnato o servito assist, ma ha disputato una prova di incredibile spessore tattico e fisico: Ibra ha messo giù una lunga serie di palloni alti, vincendo altrettanti contrasti contro i piloni nerazzurri che hanno permesso ai rossoneri di respirare nei momenti clou del match. Inoltre, a differenza di altre gare dove è andato calando intorno all'ora di gioco, l'ex LA Galaxy ha mantenuto lo stesso rendimento fino alla fine, dimostrando che il fisico continua a rispondere alla grande.

LA VOLONTA' DEL MILAN - Ibrahimovic avrà quasi 39 anni ma è tutt'altro che finito, motivo per cui lasciarlo andare sarebbe (o meglio sarebbe stata) una vera e propria disdetta. Sappiamo infatti che Ralf Rangnick avrebbe voluto sposare, anche legittimamente, profili giovani per quello che sarebbe stato un nuovo progetto, l'ennesimo, andando a sacrificare l'esperienza dello svedese sull'altare di una ripartenza virtuosa di lungo periodo. Zlatan però avrebbe potuto senz'altro aiutare l'inserimento del manager tedesco, in un paese dove la pazienza è un'utopica chimera. Con la conferma di Pioli e di conseguenza quella di Maldini, la permanenza dello svedese ora è tutt'altro che impossibile, come confermato dalle parole del tecnico rossonero post Atalanta: "Mi auguro di poter lavorare ancora con lui, - ha dichiarato a Sky Sport - ci sono tante cose da mettere sul piatto. E' un giocatore che sta bene e può essere ancora trainante, poi dipenderà da tante altre cose. Credo che Zlatan e il club non si siano ancora parlati ma potrà succedere presto".

IL MERCATO CON IBRA - Con Zlatan, lo sappiamo, è difficile fare previsioni accuratissime, ma è chiaro che la situazione attuale fa immaginare un prosieguo della sua avventura in rossonero. Ibrahimovic non sarà una "mascotte" come lui stesso ha più volte ribadito, sarà un giocatore centrale e protagonista, a prescindere dall'età che, soprattutto nel suo caso, è davvero solo un numero. Ovviamente il Milan dovrà pensare anche ad un'alternativa al classe '81, non tanto per un discorso anagrafico ma perché in rosa manca un altro centravanti, soprattutto se Pioli proseguisse ad utilizzare Leao come attaccante esterno. Nel postpartita di Sky, Billy Costacurta ha espresso un parere interessante: "Ibra è un fuoriclasse, grande capacità di dialogare con i compagni, mandarli in porta, tenere la palla... E' chiaro che ci voglia qualcuno per farlo rifiatare, mi piacerebbe qualcuno con le sue caratteristiche, non è facile ma secondo me c'è". Ovviamente non si può trovare un nuovo Ibra, tuttavia, se si trovasse un giocatore con doti associabili a quelle dello svedese, il Milan potrebbe mantenere la stessa idea tattica anche quando il nativo di Malmo dovrà rifiatare. Si potrebbe puntare su un giovane o addirittura un giovanissimo, nella speranza che la presenza di Zlatan possa aiutarlo man mano a crescere.


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