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Zapata: tre minuti per cancellare un esordio da big

di Stefano Maraviglia

Tornato in Italia dopo la sfortunata parentesi spagnola, Cristian Zapata ex di Udinese-Milan, ha fatto il suo esordio ufficiale in maglia rossonera. Il difensore colombiano protagonista di una clamorosa retrocessione con il Villareal, è stato l'acquisto a sorpresa di Adriano Galliani che una volta sfumato Yanga-Mbiwa, non ha esitato ad occupare lo slot riservato ai giocatori extracomunitari, con il quasi 26enne di Pedilla. La prima in rossonero, può essere definita assolutamente impressionante, sotto tutti i punti di vista. Impatto clamorosamente deciso quello avuto da Zapata nei confronti di critici e tifosi, anche se la macchia dell'espulsione ne ha condizionato gravemente il giudizio finale. Al fianco di Mexes il n.17 è parso davvero pronto per il ruolo di titolare, sempre determinato e preciso in chiusura, puntuale e invalicabile, proprio come tutti lo ricordano ai tempi dell'Udinese. Ciò che ne ha inficiato la prova, risultando poi determinante anche ai fini del risulato, sono stati i tre minuti di "vuoto" che hanno visto il centrale difensivo rossonero, compiere due falli, sanzionati dall'arbitro Celi con il cartellino giallo, uno dei quali all'interno dell'area di rigore del Milan. Diverse le conseguenze portate da tali interventi: espulsione per somma di ammonizioni del milanista, rigore a favore dei friulani e immediata realizzazione di Di Natale, risultato fissato sul 2-1 per i bianconeri e superiorità numerica sempre a favore dei ragazzi di Guidolin. Al 18esimo minuto della ripresa, il primo errore fatto registrare da Zapata nell'intera partita, intorno al 20esimo il secondo che è costato caro a lui e al Milan. Prendendo per buono quanto mostrato dal nuovo acquisto del Diavolo, il futuro e la maglia da titolare post-squalifica, sono nelle sue mani, è pur vero che Zapata dovrà frenare l'impeto, per non vanificare completamente la bontà di prestazioni da big.


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