Yacine Adli, ritorno al futuro: duro lavoro e tanta pazienza per conquistarsi il Milan
Manca poco meno di un mese al raduno del Milan, che dopo la vittoria dello Scudetto e gli annessi festeggiamenti si ritroverà a Milanello il prossimo 4 luglio. Tra i rossoneri non ci saranno i giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, i quali si aggregheranno al gruppo di Stefano Pioli soltanto nei giorni successivi. Chi dovrà rispondere subito presente sarà invece Yacine Adli, il centrocampista francese acquistato la scorsa estate dal Milan dal Bordeaux, squadra dove ha trascorso l’ultima annata in prestito.
LA CRITICA - L’annata sportiva non è stata tra le più facile per il classe 2000, che nonostante un gol e otto assist non è riuscito ad evitare la retrocessione in Ligue 2 dei girondini. I più pessimisti probabilmente punteranno su questo dato per screditare l’ex PSG, mettendolo sul patibolo come giocatore di prospettiva ma non ancora pronto per ritagliarsi uno spazio in questo Milan. Fortunatamente per i sostenitori milanisti Stefano Pioli è un uomo di sani principi, un allenatore empatico che trasmette fiducia, insegna ed è capace di aspettare i propri giocatori. Almeno quelli su cui decide di puntare.
CHI RESTA E CHI VA - Il tecnico parmense agirà in questo senso anche nel caso di Adli, un rinforzo a costo zero necessario per una zona di campo che peccherà di interpreti. L’allarme si accende guardando alle prestazioni di un Brahim Diaz ancora da limare, per non parlare del fatto che il Milan suo malgrado perderà anche Kessie, che non solo in regia ma anche a ridosso della punta ha lavorato più che bene. Sul taccuino resta il gregario Krunic, uno di quei giocatori ultra-stimati dal mister, che si è cucito addosso la maglia rossonera svolgendo il proprio compito alla perfezione.
IL FUTURO - Con questo scenario, è chiaro che il Milan debba mettere più sostanza negli ultimi trenta metri. Al momento il nome che piace di più alla dirigenza rossonera è Charles De Ketelaere, il talentuoso classe 2001 dalla faccia pulita per cui il Club Brugge ha pretese altissime. Il belga non è solo più gradito e versatile di Noa Lang, ma sarebbe il prototipo perfetto per il Milan. Un identikit che combacia alla perfezione anche con Adli, che senza ombra di dubbio dovrà lavorare e non poco per conquistarsi un posto in squadra. L’ambiente rossonero però gli farà bene. Il classe 2000 potrà lievitare con calma, imparando da ognuno dei suoi compagni e aspettando pazientemente la propria chiamata.