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Western d'autore: mezzogiorno di fuoco, ma a Prince fumano le colt. Il bandito Yepes da il colpo di grazia

di Matteo Calcagni

Clima e trama da film western in Salento. Ore 12:30, il Milan si presenta al "Via del Mare" con le pistole scariche, cadendo nella polvere sotto i colpi di un Lecce implacabile. Un mezzogiorno di fuoco: un mezzogiorno da incubo per Allegri e per tutti i rossoneri, vicini ad un'umiliazione storica ed inaspettata. Il 3-0 del primo tempo non ammetteva replica, tanto che una rimonta sembrava impossibile anche nel più fantasioso "script" cinematografico. Il tecnico toscano, dopo aver schierato una formazione irriconoscibile, ha provato a cambiare le carte in tavola nella ripresa, inserendo il duo Aquilani-Boateng: il buono e il cattivo, come ci insegna Sergio Leone, adibiti a cancellare il "brutto" Diavolo dei primi quarantacinque minuti di gioco. Prince, che nelle ultime due settimane ha ricevuto critiche pesanti ed ingiustificate, ha pensato bene, dopo la prima rete capolavoro in Champions League, di entrare nella storia del Milan e del campionato. 3-0 non è un risultato che può far dormire sonni tranquilli, e i rossoneri ne sanno qualc

osa, ma difficilmente a Lecce si sarebbero aspettati tale furia da parte dell'italo-ghanese prelevato dall'Inghilterra. Il primo tiro dai trentacinque metri, deviato in angolo da Benussi, mostra subito la verve di Kevin-Prince, dedito ad aggiustare il mirino per i minuti successivi. Le colt di Boa sono pronte a colpire e, nel giro di quattordici primi, sparano e fumano come non mai. Oddo, vecchio compagno e castigatore del primo tempo, confessa a Peruzzo una deviazione che porterà all'angolo della riscossa. Aquilani, vice-sceriffo in aiuto del Milan, serve a Boateng l'assist per il primo gol, concluso imparabilm
ente con un mancino nell'angolino alto. E' solo l'inizio di una "carneficina": il numero 27 ci prende gusto e, dopo sei minuti, riceve da Cassano e spara da fuori area, nuovamente sotto il sette. Il Lecce inizia ad avere paura, ma il peggio (o il meglio) deve ancora venire: l'ex Herta Berlino deve concludere il suo personalissimo "hat-trick", battendo nuovamente Benussi dopo un tiro di Abate deviato dalla retroguardia salentina. 3-3 e il pistolero Boateng permette al Milan di riscrivere la storia: Mario Yepes, "bandito" colombiano da "Spaghetti western", sigla l'insperato 3-4 a otto minuti dal termine, regalando al Milan i tre punti ed una rimonta da a
nnali. Si chiude così, con Boateng portato in trionfo come un eroe: il tabù leccese viene sfatato nella gara migliore dei padroni di casa, la classifica ora non è poi così brutta... Il Milan, seppur ferito, esce vittorioso da questo aspro duello d'altri tempi, ma la strada è ancora lunga: ricaricare e ripartire, con un pistolero infallibile nel motore...


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