Verso Milan-Monza, ultima occasione per sperimentare. Le idee di Fonseca
Martedì 13 agosto, alle ore 21.00, a San Siro andrà in scena la seconda edizione del Trofeo Silvio Berlusconi contro il Monza. Un'occasione per i 50mila previsti allo stadio per vedere l'ultimo Milan sperimentale di Paulo Fonseca prima dell'esordio ufficiale di sabato 17 contro il Torino. Inoltre, nel pre partita a partire dalle 19:45, verranno presentati con uno speciale benvenuto, i tre nuovi acquisti estivi dei rossoneri: Strahinja Pavlovic, Alvaro Morata ed Emerson Royal (che arriva questa sera a Milano e domattina farà le visite di rito).
A parte Alessandro Florenzi, lesione al crociato e al menisco, e Marco Sportiello, taglio profondo alla mano, Paulo Fonseca ha a disposizione tutta la rosa. Le tre partite della tournée americana, più quella di metà luglio contro il Rapid Vienna in Austria, hanno permesso all'allenatore portoghese di sperimentare, capire ed iniziare a dare una forma alla squadra che affronterà la stagione 23/24, in attesa degli ultimi rinforzi che Ibrahimovic e Moncada dovranno portare dal mercato.
Abbiamo visto quindi un Milan che si è schierato nuovamente, in continuità con l'era Pioli, con il 4-2-3-1, ma con diverse variazioni sul tema. A cominciare ad esempio dal trequartista, molto più mobile e, in base all'interprete, invitato a scendere sulla linea dei mediani per partecipare in maniera attiva al primo palleggio in uscita dalla difesa. Gli esterni d'attacco sono chiamati a tagliare dentro senza palla, senza essere necessariamente bloccati sulla linea laterale in attesa di ricevere palla per poi puntare in solitaria. Si è rivisto un pressing più ragionato, più situazionale e non estremo. Vanno aggiustati alcuni automatismi ma la squadra che si è vista, seppur ancora da migliorare sotto questo punto di vista, è più equilibrata.
In possesso palla si è visto un assetto particolarmente offensivo, quasi un 4-2-4, con una netta divisione a metà. Questa volta il taglio non è in orizzontale ma in verticale, e divide la squadra in due tronconi sulle due fasce: le cosiddette catene laterali. Qui esterni offensivi ed uno dei due giocatori centrali si abbassano/vengono incontro per il gioco a muro e liberare così spazio al compagno. Fonseca inoltre ha ridato grande importanza al gioco a due tocchi e al giro palla veloce, senza forzare necessariamente la giocata o ad affidarsi solamente al dribbling solitario di esterno e centrocampisti.
In attesa dell'evoluzione della trattativa per il mediano, con Fofana in cima alla lista dei desideri dei dirigenti, Fonseca sta provando Loftus-Cheek in mediana, con Pulisic trequartista centrale e Leao e Chukwueze ai lati. Una soluzione che mister Pioli lo scorso anno ha provato col contagocce, e non a torto: è un assetto che fa sognare sicuramente i tifosi ma è anche difficilmente inquadrabile dal punto di vista dell'equilibrio di squadra. Certo, tanto dipenderà dall'atteggiamento e dalla disponibilità al pressing e alla corsa all'indietro dei tre dietro la punta: difficile, ma di certo non impossibile. In attesa di Morata, che ha promesso di "pressare come un cane", contro il Monza sarà nuovamente l'occasione per capire quanto sia sostenibile questo sistema.
Ultima occasione anche per i difensori centrali, in attesa di Pavlovic, per decidere la loro gerarchia. A parte Gabbia gli altri non hanno brillato particolarmente nel precampionato. Fonseca potrebbe provare anche Kalulu a destra da alternare a Calabria, mentre a sinistra torna finalmente Theo Hernandez: insostituibile.
In porta probabile staffetta, un tempo a testa, tra Mike Maignan e quella che, insieme a Liberali, è la più grande sorpresa dell'estate: il 2005 Torriani. Il diciannovenne ha convinto a tal punto che il Milan probabilmente non andrà sul mercato per sostituire temporaneamente lo sfortunato Sportiello. Martedì avrà ancora un'occasione da sfruttare per dimostrare di essere pronto al calcio dei grandi: ieri sera, infatti, nel Milan Futuro di Bonera c'era Lapo Nava (bravissimo sul rigore parato) e non lui.