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Venghino signori venghino, ecco il solito listone sugli infortuni. Risolvere questo grave problema deve essere un obbligo

di Manuel Del Vecchio

INFORTUNI DI LUGLIO 2023
Junior Messias – Lesione muscolare coscia: fuori due mesi (poi ceduto al Genoa)
Davide Calabria – Affaticamento: fuori 12 giorni

INFORTUNI DI SETTEMBRE 2023
Olivier Giroud – Botta alla caviglia: fuori 6 giorni, nessuna partita saltata
Theo Hernandez – Botta al polpaccio: fuori 3 giorni, nessuna partita saltata
Pierre Kalulu – Lesione al retto femorale sinistro: fuori 41 giorni, 7 partite saltate
Loftus Cheek – Esce per crampi durante Milan-Newcastle: salta solo gli ultimi minuti della partita
Mike Maignan – Risentimento al flessore sinistro: fuori 5 giorni, 2 partite saltate
Theo Hernandez – Edema muscolare: fuori 2 giorni, 1 partita saltata
Davide Calabria – Edema muscolare: fuori 3 giorni, 1 partita saltata
Rade Krunic – Lesione al bicipite femorale della coscia destra: fuori 26 giorni, 4 partite saltate
Ruben Loftus-Cheek: Lesione al muscolo pettineo (poi solo infiammazione): fuori 35 giorni, 5 partite saltate

INFORTUNI DI OTTOBRE 2023
Samuel Chukwueze – Lesione al bicipite femorale della coscia sinistra: fuori 18 giorni, 4 partite saltate
Marco Sportiello – Lesione gemello mediale del polpaccio sinistro: per ora 6 partite saltate
Noah Okafor – Affaticamento alla coscia: fuori 2 giorni, 1 partita saltata
Luka Jovic – Affaticamento durante il riscaldamento di PSG-Milan, 1 partita saltata
Simon Kjaer – “Affaticamento”: per ora 4 partite saltate
Christian Pulisic – Contrattura al flessore: fuori 6 giorni, 1 partita saltata
Pierre Kalulu – Lesione al tendine retto femorale sinistro: per ora 3 partite saltate
Marco Pellegrino – Frattura composta dell’osso calcaneare del piede sinistro: per ora 3 partite saltate

INFORTUNI DI NOVEMBRE 2023
Theo Hernandez – Contusione alla caviglia: fuori 1 giorno, 1 partita saltata
Christian Pulisic – Contrattura al flessore: per ora una partita saltata
Rafael Leao – Lesione di primo grado del bicipite femorale destro: sostituito al decimo minuto di Lecce-Milan
Davide Calabria – Edema da sovraccarico del flessore semitendinoso sinistro, sono state escluse lesioni: sostituito all’intervallo di Lecce-Milan

Non c'è bisogno di un'introduzione, perché la tematica infortuni nel mondo Milan ha ormai toccato vette di saturazione mai viste prime. L'elenco stilato qui sopra parla da solo. Non c'è bisogno di commenti né di analisi. Cosa c'è da analizzare in più? Da anni i rossoneri, da quando Pioli ed il suo staff sono a Milanello, vengono costantemente penalizzati da una pioggia di infortuni, spesso muscolari, che riducono la rosa disponibile all'osso. E il tutto diventa un cane che si morde la coda: infortuni, indisponibili, impossibilità di fare il giusto turnover, altri infortuni, livello delle performance che cala vertiginosamente in quanto in campo ci vanno le terze e quarte scelte. Non è di certo l'unico problema per questa crisi di risultati in Serie A, ma di sicuro il più grande.

Da inizio stagione i problemi muscolari sono 15 (!!!). Com'è possibile che non venga fatto nulla di veramente concreto per provare a risolvere il problema? Anche mettendo sul tavolo tutte le possibili "scusanti", tra calendari folli e storia pregressa di alcuni calciatori, è sinceramente inaccettabile che un club che punta alla vetta della classifica, dopo un mercato importante in cui sono stati portati in rosa profili interessanti, adatti, e diversificati, si ritrovi a Lecce a sostituire il terzino titolare con un centrocampista, che però era rimasto fuori dall'inizio perché evidentemente col fiato corto. Situazione quasi surreale, che nasce ovviamente dal problema infortuni. Per non parlare anche di Loftus-Cheek: non lo abbiamo inserito nella lista infortuni perché ieri formalmente era in distinta ed in panchina, ma all'atto pratico era indisponibile. Lo ha detto proprio Pioli nel pre partita: non aveva recuperato dalle fatiche della Champions dopo essere stato più di un mese fuori. In ogni caso, a prescindere dalla motivazione, il Milan si è ritrovato senza un calciatore fondamentale che avrebbe potuto fare nuovamente la differenza.

A questo punto, dopo aver preso atto (per l'ennesima volta) del problema, aver elencato e messo nero su bianco numeri che sono obiettivamente gravi, cosa si può fare dall'esterno? Nulla. Nulla perché nessuno, se non i protagonisti, conosce le metodologie di lavoro a Milanello, come vengono seguiti singolarmente i calciatori, che tipo di preparazione fisica viene effettuata, se eventualmente i campi del centro sportivo possono avere un'incidenza sul fenomeno, quanto e come alcuni giocatori sono più propensi a farsi male, come reagiscono i singoli allo stress fisico e mentale, se anche l'alimentazione può avere una certa importanza nella tematica.

Queste possono essere supposizioni o possibilità, ma bisogna essere chiari: solo chi è dentro il Milan ha la piena conoscenza di quello che sta succedendo. Nel senso che sa come ci si allena, che dati vengono raccolti ecc ecc. Perché per quanto la risoluzione del problema è Pioli stesso a dire che non sa in che direzione andare: "In questo momento non ho una spiegazione, non può essere solo sfortuna, giocando così tanto e con questo stress i rischi si alzano ma ne stiamo subendo tanti". Di certo non quello che i tifosi si sarebbero augurati di ascoltare ieri sera.

Dopo quattro anni sarebbe gravissimo non intervenire in modo netto e deciso: è frustrante per tutti una situazione del genere, ma prima si accetta questo tipo di problema e prima si potrà iniziare a lavorare per risolverlo. Dirigenti e società devono muoversi in modo serio e, se serve, anche tranchant.


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