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Una rivoluzione mai vista, una rivoluzione necessaria. La sensazione è di un Milan molto più forte

di Gaetano Mocciaro

Quello che si è appena concluso è il mercato di gennaio più scoppiettante che si ricordi del Milan. Già in passato, durante l'era Berlusconi, c'era stato qualche exploit (Ronaldo e Oddo nel 2007, Beckham e Thiago Silva nel 2009, Cassano e Van Bommel nel 2011, Balotelli nel 2013) ma non si sono mai toccate simili vette rispetto a questa stagione: Kyle Walker, Santiago Gimenez, Joao Félix, Warren Bondo, Riccardo Sottil. Cinque giocatori pronti e soprattutto un importante upgrade rispetto alle uscite.

Era la risposta che i tifosi chiedevano alla società, messa alle strette dall'evidenza dei fatti. Serviva una scossa, una rivoluzione. Perché perdere la qualificazione in Champions sarebbe un danno incalcolabile. E la dirigenza ha risposto con i fatti, agendo con incredibile efficacia tanto da operare un vero e proprio repulisti in pochissimi giorni: via gli scontenti, dentro volti freschi e anche di comprovata esperienza internazionale.

Se qualcuno aveva dubbi su Kyle Walker data l'età ha già avuto la risposta sul campo nel derby. L'inglese era l'uomo d'esperienza che serviva. Per il resto è arrivata una bella iniezione di gioventù ma con esperienza internazionale: nemmeno nelle più rosee aspettative avremmo potuto immaginare che Noah Okafor sarebbe stato sostituito da Joao Félix. In altri mercati e in altre situazioni, sarebbe bastato solamente l'acquisto del portoghese per entusiasmare la folla. Santiago Gimenez è un numero 9 per eccellenza e destinato a una grande carriera. Resta solo da capire il tempo d'adattamento al nuovo campionato, ma le sue qualità non si discutono. Bondo va ad aggiungere muscoli a centrocampo. Non ha la classe di Bennacer, ma l'algerino al Milan aveva fatto ormai il suo tempo. Riccardo Sottil infine è la quota italiana da non sottovalutare: con la Fiorentina ha fatto una buona prima parte di stagione.


Per rendere l'idea di cosa è stato questo mercato basti metterlo al confronto con quello degli anni precedenti, ecco lo storico dall'inizio della gestione Elliott fino ad oggi, dove il Milan è gestito da RedBird:


STAGIONE 2018/19 - Gestione Elliott
Dentro
: Paqueta, Piatek
Fuori: Halilovic, Simic, Higuain

Saldo mercato: -72.8

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STAGIONE 2019/20 - Gestione Elliott
Dentro
: Saelemaekers, Begovic, Ibrahimovic, Kjaer, Laxalt, 
Fuori: Piatek, Suso, Caldara, Reina, Rodriguez, Borini, Forte

Saldo mercato: +23.15

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STAGIONE 2020/21 - Gestione Elliott
Dentro
: Tomori, Meite, Mandzukic
Fuori: Musacchio, Conti, Duarte, Colombo, Capanni, Murati

Saldo mercato: -1.10

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STAGIONE 2021/22 - Gestione Elliott
Dentro
: Lazetic, Mirante
Fuori: Conti, Sala, Plizzari, Tsadjout, Capanni, Pellegri

Saldo mercato: -4.90

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STAGIONE 2022/23 - Gestione RedBird
Dentro
: Vasquez
Fuori: Lazetic, Jungdal, Roback

Saldo mercato: -0,728

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STAGIONE 2023/24 - Gestione RedBird
Dentro
: Terracciano, Gabbia
Fuori: Krunic, Pellegrino, Chaka Traoré, Romero

Saldo mercato: -2.52

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STAGIONE 2024/25 - Gestione RedBird
Dentro
: Gimenez, Bondo, Joao Felix, Sottil, Walker
Fuori: Morata, Romero, Okafor, Bennacer, Calabria, Zeroli, Pellegrino

Saldo mercato: -36.7 milioni

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