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Una risorsa Maxi per la Faraonica rimonta

di Matteo Calcagni

I giorni trascorsi in albergo, il dualismo con Tevez, l'incredibile voglia di vestire il rossonero: Maxi Lopez si è guadagnato il Diavolo dopo un'intensa settimana, nonostante le attenzioni fossero tutte rivolte al connazionale collega del Manchester City. L'avventura milanista della "Gallina de oro" non è cominciata proprio per il filo giusto, con l'undici di Allegri che, nelle gare contro Lazio, Napoli e Juventus, ha raccolto un solo pari e due sconfitte. Per la verità l'attaccante argentino non ha alcuna colpa in questo spiacevole trittico: il tecnico toscano, infatti, lo ha inserito quando le situazioni erano ormai compromesse, sempre a pochi minuti dal fischio finale. A Udine Maxi è partito nuovamente dalla panchina, nonostante l'assenza di un centroavanti di spessore come Ibrahimovic. La squadra ha trovato difficoltà evidenti, imputabili anche alla mancanza di un riferimento offensivo di peso. El Shaarawy e Robinho hanno faticato a destreggiarsi in mezzo alle folte maglie bianconere, pronte a sfruttare i tanti palloni persi della mediana milanista e trasformarli in famelici contropiedi. La rete di Di Natale ha accentuato una chiara situazione tattica: il Milan andava a cozzare sempre centralmente, con gli attaccanti che si allargavano, alla ricerca di utopici triangoli sugli inserimenti dei centrocampisti. Urgeva cambiare le carte in tavola, perchè il risultato era sfavorevole, così come la classifica che si stava materializzando: Allegri attende ventuno minuti della ripresa, inserendo Maxi per Nocerino ed arretrando Seedorf in posizione di mezz'ala sinistra. L'ex Catania, appena entrato, regala due sponde d'oro ad Ambrosini e Robinho: le sensazioni sono buone, il Milan trae beneficio dalla presenza dell'attaccante sudamericano. Al settantasettesimo arriva finalmente la rete del pareggio: El Shaarawy, dopo una ripartenza di Emanuelson, lancia dalla sinistra in area di rigore; Handanovic non è perfetto nella presa e, come un falco più che una gallina, Lopez sigla di piatto la sua prima rete in maglia rossonera. E' solo il preambolo per la gioia finale, perchè il cerchio si chiude all'ottantacinquesimo: altro contropiede del venticinquenne olandese, palla all'argentino che, dalla destra, serve un preciso assist all'arrembante El Shaarawy. Il Faraone sigla uno splendido gol, anticipando il marcatore e bruciando il portiere avversario sul primo palo. Il Milan esce da Udine con tre punti in tasca, dopo una gara certamente sofferta, ma con la consapevolezza di possedere un'arma in più ed un giovane campioncino: Maxi Lopez e Stephan El Shaarawy. Il ventisettenne di Buenos Aires, entrando in anticipo nelle precedenti e sfortunate sfide, sarebbe potuto diventare egualmente decisivo: un piccolo rammarico che dovrà far riflettere Allegri in vista delle prossime partite. Ora bisogna ripartire con fiducia dal bellissimo risultato del Friuli, speranzosi che la coppia Maxi-Faraonica, dopo lo splendido uno-due, possa essere riproposta al più presto.


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