Una grande prova per fugare gli ultimi dubbi: Milan-Honda, si tenta l'anticipo
Due gol di pregevolissima fattura (il primo una vera gemma), una prestazione a tutto tondo tra creazione e copertura, un successo che è valso un titolo: Keisuke Honda ha mostrato il suo intero repertorio nella Supercoppa Russa di sabato sera, vinta dal CSKA per 3-0 sullo Zenit. Tanti sono gli spunti estrapolabili dal citato match, sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale. Finora Honda ci era stato presentato principalmente come trequartista, un ruolo che può certamente ricoprire, ma sicuramente non l'unico: contro l'undici di Spalletti, infatti, il nativo di Settsu è partito dalla destra per poi accentrarsi, come accaduto sulla prima marcatura. Ad avvalorare questa capacità, va citata la grande propensione al sacrificio del nativo di Settsu, mai domo a ripiegare per dare man forte ai compagni. Inoltre, come sottolineato da Zaccheroni in una conferenza stampa antecedente alla Confederations Cup, Honda è un giapponese atipico, in quanto associa ad una grande tecnica anche un'importante forza fisica. Passando in rassegna il lato psicologico, come sottolineato dal d.g. Roman Babaev nel postpartita, il fantasista ventisettenne ha dimostrato un professionismo d'alta scuola, riuscendo a disputare una prova straordinaria nonostante le voci incessanti riguardanti il Milan. Lo stesso dirigente ha mostrato evidenti segni di apertura per l'approdo del giocatore in rossonero, sebbene le due società debbano ancora lavorare per anticiparne il trasferimento in estate. La sensazione è che l'operazione possa andare in porto e, in questo senso, la grande performance in Supercoppa potrebbe dare ai milanisti la spinta decisiva per chiudere.