Un trend eccezionale
A Cagliari il 6 gennaio 2011 il Milan aveva iniziato l’anno con una vittoria per 1 a 0 (gol di Strasser) e sempre a Cagliari i rossoneri chiudono con un rotondo 2 a 0. Nel corso di questi dodici mesi, è bene ricordarlo, il Milan ha conquistato lo scudetto numero 18 e una Supercoppa italiana battendo l’Inter 2 a 1.
L’ultima prestazione del 2011 non è stata però esaltante, almeno sul piano del gioco. Nelle prime battute del match il Milan ha rischiato di andare in svantaggio (palo di Larrivey) ma nell’azione successiva ha sbloccato il risultato con l’autorete di Pisano che, nel tentativo di anticipare Nocerino, ha infilato la palla nella propria porta. Da quel momento i rossoneri hanno addormentato l’incontro ricorrendo al sonnolento e noioso, ma redditizio, “titic e titoc”. Poi, nel secondo tempo, è arrivato l’ennesimo sigillo di Zlatan. E qui, nonostante un paio di conclusioni pericolose di Ekdal e Larrivey vanificate dagli interventi di Abbiati e due clamorosi gol sbagliati da Robinho e Pato, si è chiusa la contesa. Squadra comunque stanca. D’altronde le 23 partite stagionali , 6 più della Juventus, indubbiamente pesano. Ventidue match dal 9 settembre al 20 dicembre così distribuiti: 16 in campionato - 10 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte- 6 di Champions - 2 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta-. Più la Supercoppa italiana giocata il 6 agosto. Ibrahimovic e compagni hanno bisogno di tirare il fiato.
Al Sant’Elia, nella mia personalissima pagella dei migliori in campo ho inserito Robinho. E’ vero, il brasiliano ha mancato il solito gol (è il sesto clamoroso errore stagionale) ma instancabile stantuffo ha corso a perdifiato e confezionato due assist dai quali sono scaturiti l’autogol di Pisano e la rete di Ibra. Binho nella graduatoria degli assist è salito a quota cinque.
Sugli scudi, come sempre, Ibra, trequartista, punta, difensore, centrocampista. Insomma uno Zlatan poliedrico e assolutamente decisivo. Un po’ di numeri per dimostrarlo. Lo svedesone in campionato nelle 13 partite disputate (era assente col Napoli, Udinese e Cesena) ha centrato il bersaglio ben 11 volte (5 su rigore). Ibra non ha segnato col Palermo, Lecce e Fiorentina. In Champions: 4 reti in 4 match (era assente col Barcellona all’andata e col Viktoria Plzen al ritorno) , nella Supercoppa italiana 1, per un totale complessivo di 16 reti in 18 partite. Non solo. Nelle ultime 9 giornate di Serie A ha realizzato 10 reti. Perfomance iniziata alla nona giornata col Parma 1 gol, poi con la Roma 2, Catania 1, Fiorentina 0, Chievo 2, Genoa 1, Bologna 1, Siena 1, Cagliari 1.
E’ un Milan che, dopo la sconfitta con la Juve, viaggia con un trend eccezionale: 9 vittorie 2 pareggi, 28 punti. 30 reti all’attivo e 10 al passivo. Altro aspetto positivo la difesa che da due partite non subisce gol. Mexes nonostante qualche sbavatura sta pian piano ritrovando confidenza con gli incontri ufficiali e Thiago Silva giganteggia. Inutile cercare il pelo nell’uovo e storcere il naso per il gioco non spettacolare. Non si può avere tutto e subito. Intanto mettiamo in cascina altri 3 punti ottenuti con pieno merito. Per migliorare e rinforzare l’organico c’è tempo, visto che siamo soltanto alla sedicesima giornata. Auguri a tutti.