Un Theo "Frecciarosa" rimette il Milan in carreggiata. Pioli usa "pressione alta" su Sarri, è superefficace
In una giornata difficile per quanto riguarda i trasporti proprio sulla linea Roma-Milano, con tanti disservizi sofferti da innumerevoli passeggeri (alcuni diretti nel capoluogo lombardo proprio per la partita) anche sulle tratte ad alta velocità, il Frecciarosa Theo Hernandez rimette il Milan sulla giusta carreggiata per quanto riguarda la corsa Champions nelle fasi finali di questo campionato di Serie A.
Difficile da credere, ma l'istrionico terzino si prende tutto il palcoscenico non per i suoi capelli rosa acceso, ma per la grandiosità della sua partita: il coast to coast (come l'anno scorso con l'Atalanta. Sarà la "stagione", come dicono nel Sud Italia?) che al ventinovesimo ha di fatto chiuso il match vale da solo il prezzo del biglietto. Chi lo scorso maggio era a San Siro l'ha vissuto come un deja-vu: il ruggito dagli spalti ad accompagnare la cavalcata, il cambio di velocità ad imbarazzare l'avversario, il tiro che beffa l'estremo difensore avversario, questa volta però da fuori. Dice bene Parolo nel post partita: "Cosa si può fare quando parte così? Nulla. È inarrestabile, forse al mondo ce ne sono uno-due che lo possono fermare”. Pioli, con il sorriso sulle labbra, sugella un pensiero che ormai è comune: "Theo è un grandissimo giocatore. Questa è una stagione stancante, difficile, ha avuto bisogno di recuperare dopo il Mondiale. Sta dimostrando di essere un giocatore di altissimo livello, deve avere l’ossessione per diventare il miglior terzino del mondo, curando tutto. Se hai un’ossessione puoi arrivare al massimo livello, deve pensare di essere il terzino più forte del mondo”.
In un post partita dai toni sereni (sia per i vincenti e sia per gli sconfitti) e concentrati (soprattutto per i vincenti), le dichiarazioni di Alessio Romagnoli, super ex della sfida, vanno dritto al punto: "Diciamo che partire sotto di due gol così non è facile, contro una squadra come il Milan che è molto fisica ed aggressiva, è difficile trovare spazio. Sono stati molto bravi sul nostro primo palleggio, venivano a prenderci molto alti con i loro interni". Da questa situazione nasce infatti l'uno a zero rossonero: Giroud entra in area a pressare sul centrale, scarico veloce su Marcos Antonio che però non si accorge di essere già nelle grinfie di Bennacer, bravissimo a precipitarsi in pressione sul brasiliano. Palla al centravanti, sponda e gol del numero 4, che in questo finale di partita sta venendo reinventato da Pioli come riferimento offensivo a centrocampo. La mossa dell'algerino come uomo pressing, baricentro basso e sempre scattante, permette a Pioli di incartarla a Sarri: la pressione, nei tempi e nelle scelte, dei rossoneri è sempre giusta ed efficace, il palleggio della Lazio, punto cardine della compagine del tecnico toscano, ne risente. Se ci fosse la cartuccia di un qualsiasi Pokémon leggeremmo: "Pioli usa Pressione Alta su Sarri, è superefficace".
E ora, nonostante l'apprensione per le condizioni di Leao (qui trovate tutte le ultime e la ricostruzione dettagliata), testa solo e solamente al derby, la partita più importante della stagione. Parola di Messias: "Siamo concentrati, ci aspetta la sfida più importante dell’anno. C’è poco da festeggiare, siamo già concentrati sulla prossima partita”. Ma con la mentalità positiva di Pioli: "Ora c’è tanta emozione e felicità di essere qua e giocare questa partita. Fino alle 20.59 di mercoledì sera ce la dobbiamo godere. La prepareremo al meglio, ci siamo meritati questo grande palcoscenico e ce lo dobbiamo godere tutto”.