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Un gigante di qualità: che inizio per Loftus-Cheek

di Niccolò Crespi

E' doveroso aprire un tema sull'inizio di stagione del centrocampista ex Chelsea, in gol a Cagliari per la prima volta con la maglia del Milan. Si è sempre detto molto bene di questo ragazzo, con annessa però la solita frase, ripetitiva e alle volte un pò banale: "Può fare di più, segna troppo poco". L'impatto di Rubèn nel mondo Milan però, è meravigliosamente positivo fin dalle amichevoli americane e non solo per ciò che concerne i gol e assist.

La squadra di Pioli, dopo aver avuto un gigante come Frank Kessiè, può di nuovo contare su un centrocampista totale capace di svariare in più posizioni del campo, bravo nel contrastare fisicamente il centrocampo avversario(la prova in Champions contro i mediani del Newcastle è un esempio lampante) oltre che un'innata dote di progressione palla al piede. L'inglese è forte, veloce e pur essendo un classe 96' ha ancora tantissimi margini di miglioramento, come dichiarato anche da lui stesso. L'esordio ufficiale a Bologna aveva già fatto intravedere la voglia e capacità di inserimento in area di rigore avversaria, contro il Torino il primo assist in occasione della rete di Pulisic.

A Roma è lui a guadagnarsi il calcio di rigore, poi trasformato da Giroud e in Champions come accennato in precedenza è fondamentale nell'annullare Guimaires e Tonali. Ieri sera ecco anche il primo gol in rossonero, un potente missile terra-aria imparabile per chiunque. L'inizio di stagione del gigante inglese è uno dei migliori di sempre, servirà la sua corsa(ieri percorsi più di 11 km) e i muscoli per continuare a dare ossigeno a un reparto rinnovato e che vuole diventare ancor di più un punto di forza della squadra rossonera.


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