Un brutto Milan, De Sciglio è meglio
Il Milan sorride, Berlusconi no. I rossoneri conquistano tre punti importanti su un campo difficile nonostante le tante, troppe assenze. Un Milan così brutto non ce lo ricordavamo ma i ragazzi di Allegri dovevano portare a casa i tre punti e lo hanno fatto. Va bene così, per ora. I migliori in campo sono stati Muntari e Yepes, per il club più titolato del mondo nonchè fautore del bel giuoco è un dato che fa riflettere, non per le qualità dei singoli ma perché i tifosi del Diavolo sono abituati ad essere trascinati dal fuoriclasse. Van Basten o Ibra o Shevchenko è indifferente. Una squadra votata al contenimento non poteva che portare all'esaltazione Muntari su Ibra e Yepes su Robinho. Il match contro i gialloblù ha una nota positiva, l'esordio in A dal primo minuto per Mattia De Sciglio. In un momento in cui le assenze sono tante e nel quale si parla sempre di giovani, giunge l'occasione per il terzino classe 1992 di mettersi in mostra. L'allievo di Stroppa è sicuramente un buon prospetto, aggregato fin dal ritiro alla prima squadra del Milan (attenzione non è un primavera ma un ragazzo della prima squadra che ogni tanto si aggrega ai giovani di Dolcetti) dimostra tutto il suo potenziale. Al suo fianco si trova ragazzini di una certa esperienza come Nesta, Yepes e Zambrotta ma conferma di poterci stare e ripaga la fiducia del tecnico. A onor di cronaca Mattia ha commesso qualche errorino di troppo in fase di costruzione della manovra ma è stato decisivo in almeno una circostanza nella quale ha chiuso lo specchio al tentativo di gol di Luca Rigoni del primo tempo. L'occasione più nitida per il Chievo di tutta la gara. De Sciglio ha ampi margini di miglioramento ma i ritmi del Bentegodi hanno aiutato il suo processo di crescita. Vedere in panchina Emanuelson non al meglio e Strasser rientrato dopo un lunghissimo periodo, dunque non al 100% e non trovare nell'elenco dei convocati ragazzi come Innocenti e Calvano lascia però con l'amaro in bocca.