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Un'altra perla di Pulisic: il mercato è ancora fallimentare? Christian lancia la sfida a se stesso

di Francesco Finulli

Al minuto numero 50 di Milan-Frosinone, una luce ha illuminato il prato di San Siro. Una saetta partita dal piede di Mike Maignan ha tracciato un arcobaleno per fermarsi docilmente sotto il piede di Christian Pulisic, che si è portato avanti il pallone e mantenendo una velocità elevatissima si è difeso dal rientro di tre difensori ciociari, prima di battere Turati con un morbido tocco sotto. Un'altra perla di Captain America che risponde così alle critiche di chi ha già definito fallimentare il mercato del Milan. Promemoria: siamo a inizio dicembre.

Christian sfida Pulisic

La rete splendida con cui Pulisic ha portato il Milan al largo nella sfida contro il Frosinone, è stata già la quinta in campionato per l'americano, dopo appena 12 partite disputate. Ai gol si vanno ad affiancare anche due assist. Se si analizzano le cinque reti che Pulisic ha messo a segno, poi, il peso specifico aumenta. Un gol contro il Bologna nella prima giornata per mettersi a distanza di sicurezza, una rete con il Torino e una con la Lazio per stappare partite altrimenti complicate, una rete memorabile nei minuti finali contro il Genoa che è valsa tre punti, il gol di ieri contro il Frosinone che ha ridato sicurezza al Diavolo. Tutte reti importanti, tutti gol dal valore inestimabile. L'aspetto da evidenziare, però, è un altro: Pulisic è lanciatissimo per battere i suoi stessi record. Per ora in campionato, Bundesliga o Premier che fosse, non ha mai superato quota 9 gol, raggiunta nel suo primo anno al Chelsea. Oggi, con cinque giornate ancora da disputare nel girone d'andata, si trova già a meno quattro reti dal suo primato personale in campionato.

Mercato fallimentare? 

Chiaramente nessuno, guardando i numeri di Pulisic in questa prima parte di stagione e conoscendo i suoi ritmi, potrebbe affermare che Pulisic sia stato un acquisto sbagliato. Per ora viaggia forte ed è determinante con gol e assist. Certo anche lui ha dovuto saltare qualche partita per infortunio, ma quella della condizione fisica è una piaga che sta colpendo il Milan a livello generale senza distinzione tra vecchi e nuovi. Estendendo il discorso da Pulisic agli altri nuovi. Chi può dire che Loftus-Cheek non sta rendendo? Quando è stato in forma, a inizio stagione, contro il Psg e in parte ieri, ha dimostrato di poter essere dominante con il suo strapotere fisico: pure nel disastro che è stato il derby, era stato l'unico a reggere botta. Di Musah non si può che parlare bene: un giovane di 20 anni che sta dimostrando personalità, quantità e strappi invidiabili. Ha steccato veramente solo quando schierato da terzino destro, non la specialità della casa. E poi ancora Reijnders che è già insostituibile in mezzo al campo e ha portato molta qualità. Pure Okafor, anche lui ora out, ha avuto degli squlli importanti anche se indubbiamente può fare di più. Chi ha deluso, invece, è stato sicuramente Chukwueze e con lui Jovic: entrambi, però, nelle ultime due partite hanno mandato dei segnali di vita. Insomma, i risultati non sono arrivati negli ultimi due mesi ma è incomprensibile come, dopo appena tre mesi e mezzo di stagione, venga data la colpa a un mercato che in realtà ha portato almeno quattro giocatori che stanno facendo la differenza. Il rendimento rossonero è stato più segnato dall'epidemia degli infortuni che si è abbattuta si rossoneri senza distinzione, che da uno scarso rendimento dei giocatori arrivati dal mercato. Non è unsa scusa, ma un dato di fatto.


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