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Tuttosport - Tifosi contro Kessie, Pioli lo difende: il Milan non può permettersi un "divorzio anticipato"

di Salvatore Trovato

Fischi dagli spalti e quello striscione esposto in Curva chiaramente indirizzato a lui: il popolo rossonero si è schierato apertamente contro Kessie. E lo ha fatto in San Siro visione. Come sottolinea Tuttosport, la partita con la Sampdoria ha chiarito che gli ultimi mesi del rapporto tra l’ivoriano e il Milan potrebbero prendere una piega diversa rispetto ai recenti casi Donnarumma e Calhanoglu. 

Addio inevitabile
Franck è stato fischiato nel pre-partita e poi al momento del suo ingresso in campo nel secondo tempo: una chiara manifestazione di insofferenza che non si era registrata con il portiere e con il centrocampista turco. Forse perché Gigio e Calha non avevano chiuso del tutto le porte al club. In questo caso, invece, l’addio sembra inevitabile. Perché Kessie, nonostante la ricca proposta del Milan, ha già deciso di lasciare i rossoneri al termine della stagione, “dimenticando” le parole d’amore che aveva pronunciato qualche mese fa.

Divorzio sì, ma solo a fine stagione
Ma è giusto fischiare un proprio giocatore durante una partita? Probabilmente no. Non a caso, mister Pioli, dopo la sfida con la Samp, ha evidenziato gli aspetti negativi di una contestazione. La squadra, infatti, ha bisogno di tutti i suoi elementi nella volata scudetto e nella corsa in Coppa Italia, arrivare a una rottura con Kessie non farebbe bene a nessuno. L’allenatore deve fare in modo che Franck dia il massimo fino alla fine, poi le strade si separeranno. Il Milan non può permettersi un “divorzio anticipato”. 
 


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