Tuttosport - Theo e Leao si redimono ma ora sono chiamati a incidere nelle partite di livello
Per tutta la pausa delle Nazionali, quindi per tutte le ultime due settimane, non si è fatto altro che parlare di Theo e di Leao, di Leao e di Theo. I due giocatori più rappresentativi del Milan sono finiti nell'occhio del ciclone prima per aver clamorosamente steccato le prime due gare della stagione, poi per aver disertato il cooling break durante la partita di Roma. C'era tanta pressione sulla fascia sinistra rossonera ma il francese e il portoghese l'hanno usata come spinta decisiva e hanno indirizzato la vittoria rossonera.
Redenzione
La parola che questa mattina usa Tuttosport è forse un po' forte ma rende l'idea del momento: Theo e Leao si sono redenti, dopo un avvio di stagione turbolento e in cui erano stati oggetto di critiche pesanti. Pronti via, sono stati proprio i due proprietari della fascia sinistra a lanciare il Milan verso il poker sul Venezia: Hernandez recupera palla sulla trequarti avversaria e Leao lo lancia nello spazio con il tacco. Lì Theo ha dovuto solo mirare sotto le gambe di Joronen che poi ha fatto il resto. In generale prestazione molto positiva, soprattutto del portoghese a cui è mancato davvero solamente il gol nella serata di ieri. E che questa rete mancata e la voglia di giocare anche al momento della sostituzione siano una motivazione in più per le gare che verranno adesso.
Si alza il livello
Benissimo aver ritrovato Theo e Leao ma ancora i tifosi del Milan, che sono rimasti scottati più del solito da questo inizio di stagione al di sotto delle aspettative, aspettano ancora un po' a perdonare del tutto i due loro top player e in generale tutta la squadra. Adesso arriveranno in serie l'esordio in Champions League contro il Liverpool e il derby contro l'Inter. In questo frangente, quando il livello si alzerà al suo massimo, sarà necessario rivedere i Theo e i Leao di ieri sera, anzi una versione se possibile anche migliore. Solo impattando e incidendo nelle partite di cartello, quelle che contano più di tutte, i due top player rossoneri dimostreranno di essere veramente dei leader. E con loro ovviamente ci sarà tutta la squadra, chiamata allo stesso compito: far vedere che il Venezia non è stato un fuoco di paglia.