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Tuttosport - Reijnders: "So quanto è importante la seconda stella per i tifosi. Al Milan mi sento a casa"

di Francesco Finulli

La trattativa che ha portato Tijjani Reijnders al Milan è stata una di quelle lunghe ma che dimostrano quanto un club voglia investire su un giocatore. Non è un caso che il centrocampista olandese sia già diventato un elemento centrale del centrocampo di Stefano Pioli e anche un idolo dei tifosi rossoneri. Bell'edizione di questa mattina di Tuttosport, Reijnders è stato intervistato e ha riflettuto sui primi suoi mesi in rossonero ma anche sulle ambizioni del club per questa stagione.

Nuovo mondo

Reijnders è esploso definitivamente la scorsa stagione con la maglia dell'AZ Alkmaar e diversi club hanno tentato di acquistarlo, ma alla fine Tijjani ha scelto il Milan: "Prima mi hanno detto che era interessato a me, ero però titubante. Non si sa mai. Poi ho ricevuto la chiamata di Moncada e di Pioli: fu così impressionante che ho pensato “sì, devo andare diretto al Milan”. Ho subito avuto un buon presentimento. C’erano altri club (Barcellona, ndi) ma il Milan è andato al primo posto anche per il ruolo. Mi hanno spiegato come volevano che io giocassi, era la soluzione migliore per me". Inevitabile sentire il passaggio, da una realtà solida ma piccola come quella di Alkmaar alla vastità del club rossonero: "Un club molto più grande e tifosi in Italia molto affiatati: mi piace molto, l’amore che ricevi dai fan è il top. Gioco in uno dei migliori club del mondo. Ad Alkmaar diventare campioni d’Olanda è una aspirazione, qui devi vincere lo scudetto e senti di più la pressione".  Uno scarto che Reijnders ha sentito anche sul campo da gioco, notando alcune differenze tra Eredivisie e Serie A, com'è normale che sia: "La Serie A è fisicamente più impegnativa, mi piace. E la difesa difensiva avversaria è più tecnica, giocano la palla". Ma nonostante la rivoluzione che la sua vita ha subito quest'anno con il trasferimento in Italia, Reijnders è contento: "Mi piace molto l'ambiente Milan, anche se a volte è difficile per via della lingua. Sto imparando l’italiano, guardando i film e prendendo lezioni. Mi sento in confidenza con Pioli, lo staff e i compagni, come Loftus-Cheek dentro e fuori del campo. Mi sento molto a casa, giocare nel Milan è come realizzare un sogno d’infanzia".

Stella

Ma il tempo dell'ambientamento è finito e ormai la stagione è cominciata da quasi due mesi, ora inizia il gioco duro. Uun mese fa il capitombolo nel derby che ha lasciato un segno: "Vivo ancora una brutta sensazione, proveremo a prenderci la rivincita al ritorno. Dopo quella partita abbiamo fatto un ottimo lavoro ed è per questo che siamo in testa". Il Milan si è ritrovato subito e questa settimana, con la partita contro la Juventus le cose inzieranno a prendere una piega molto seria. Una partita che non è mai come le altre: "Ci abbiamo giocato contro nel pre-stagione, grande squadra e buoni giocatori. Le toglierei Vlahovic, se potessi, ma anche Kean. E a centrocampo sono bravi, ho affrontato Rabiot e McKennie. Hanno qualità, ma pure noi... Abbiamo molta fiducia". Ma dopo i bianconeri, qualsiasi sarà il risultato, non ci sarà tempo per fermarsi ma bisognerà subito andare oltre, con la Champions e il Napoli che arrivano a ruota: "Mercoledì il Psg e domenica prossima il Napoli. È uno dei momenti più importanti dell’annata. Ci servono soprattutto i 3 punti in Europa. La Champions è un altro sogno, sono al Milan per questo. Vogliamo arrivare il più lontano possibile". Ma sicuramente l'obiettivo principale rimane uno e si chiama Scudetto: "Vincerlo per ottenere la seconda stella del club, so quanto sia importante per la società e per i tifosi. Sarebbe bellissimo avere un ruolo in questa stagione". Ambizioni chiarissime per Riejnders e per i rossoneri.
 
 


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