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Tuttosport - Meno tasse e talenti a costi più bassi: ecco perché il Milan compra molto all'estero

di Salvatore Trovato

È un Milan che guarda sempre di più all’estero. Ma perché? L’edizione odierna di Tuttosport pone l’accento sulla "nuova filosofia" rossonera, spiegando i motivi che hanno portato i dirigenti di via Aldo Rossi a puntare con maggiore decisione sul mercato internazionale, snobbando quello italiano.

PREZZI ALTISSIMI - Si tratta di una scelta strategica ben precisa, dettata da molteplici fattori. Innanzitutto è una questione di costi. I prezzi dei calciatori che militano in Serie A, infatti, sono spesso altissimi. Le squadre italiane prendono giustamente ossigeno dalle cessioni più remunerative, ma tendono spesso a gonfiare troppo le valutazioni. Così facendo, però, le risorse che un club  potrebbe immettere sul "mercato interno", vengono destinate ad altri lidi. Non solo: all’estero c’è un coraggio maggiore nel lanciare i giovani, farli crescere e poi cederli a cifre non esagerate.

DECRETO CRESCITA - E poi ci sono gli sgravi fiscali previsti dal decreto crescita, soluzione che consente alla società di pagare meno tasse sull’ingaggio lordo di un giocatore nel caso in cui quest’ultimo sposti la residenza fiscale in Italia per almeno 24 mesi continuativi. Dettaglio di non poco conto, visto che permette di abbassare il costo del personale.


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