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Tuttosport - Leao delude (ancora) il Milan, ma per Ibra verrà fuori

di Lorenzo De Angelis

Dopo Madrid, Cagliari e le ottime prestazioni con il Portogallo nel corso della scorsa sosta, si credeva (e sperava) che Rafael Leao potesse spaccare la partita anche ieri contro la Juventus, ma il risultato è stato ancora una volta deludente. Il 10 del Milan contro la Vecchia Signora è sparito, continuando a fare quella che Il Corriere dello Sport ha definito essere la danza del gambero: quattro caselle indietro e tocca di nuovo ripartire.

Nel frattempo, però, il campionato non ha più alcuna intenzione di aspettare il Milan, che oggi dista 9 punti dalla vetta, che potrebbero però diventare 10 nel momento in cui il Napoli dovesse vincere questo pomeriggio in casa contro la Roma. 

LEAO POCO MERAVIGLIAO - Ieri sera Rafael Leao è stato poco "Meravigliao". Il numero 10 non ha praticamente mai tirato in porta, anzi: il momento in cui si è fatto notare di più della partita, scrive Il Corriere, è stato quando è finito lungo e disteso in area e ha reclamato un rigore. Dal possibile riscatto Rafa è passato nuovamente in limbo di critiche che, probabilmente, lo porteranno presto a smentire tutti e a mettere insieme grandi prestazioni, come capitato nelle scorse settimane tra Milan e Portogallo. La sua ricerca della continuità (un po’ come quella del Milan) è però tutt'altro che vicina, e la prestazione di ieri contro la Juventus ne è stata la conferma. 

IBRA È SICURO: VERRÀ FUORI - In un appuntamento così importante come la partita contro la Vecchia Signora, da uno come Rafael Leao ci si aspettava decisamente qualcosa in più, soprattutto dopo le parole nel pre-gara di Zlatan Ibrahimovic. Il Senior Advisor di RedBird, parlando del numero del 10 del Milan, ha detto che "Leao non sa quanto è forte. Quando lo capirà, uscirà tutto quanto. Sono sempre stato orgoglioso di lui, quando l’ho conosciuto era un ragazzino, ma è cresciuto, ora è adulto. Adesso è il calciatore, prima era un talento potenziale. Ci sono momenti per tutti, quelli “wow” e quelli meno. Importante è tenere di più quello alto. C’è tanta pressione su di lui perché si sa che è fra i più forti di tutti, altrimenti non se ne parlerebbe. Noi lo sappiamo, lui deve capirlo. Nel mio caso non avevo bisogno di nessuno che mi tirasse fuori qualcosa. Lui deve trovare lo “switch on” quando deve fare le cose, ma noi siamo soddisfatti e felici di lui. Sta passando un momento bello: siamo dietro di lui, lo aiutiamo e lo motiviamo a fare sempre bene. Come calciatore deve fare la differenza, è uno dei più forti del mondo. L'ha dimostrato e lo dimostra". 

Il problema, però, scrive rincarando la dose Il Corriere dello Sport, è in una partita importante come quella contro la Juventus, Leao non è riuscito a dimostrarlo, quando invece negli anni passati il meglio di Rafa veniva quasi sempre fuori, soprattutto nei match di cartello. 


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