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Tuttosport - Le regole di Cardinale sono chiare: sostenibilità e obiettivi realistici. E anche le cessioni contano...

di Francesco Finulli

Il "no" secco che Maldini e Massara hanno ricevuto dalla proprietà dopo aver chiesto uno sforzo per provare a soddisfare le richieste per Nicolò Zaniolo, ha riaperto una grande discussione che ormai da tempo - sin da quando c'era Elliott - tiene impegnati tifosi e addetti ai lavori del mondo Milan. Non si può fare qualche sforzo economico in più? In linea teorica sì, ma modus operandi imposto da Gerry Cardinale è molto chiaro in merito.

Dentro al budget

L'edizione di questa mattina di Tuttosport ha sottolineato ancora una volta quali sono i capisaldi della politica di RedBird che, di fatto, non si discostano molto rispetto a quelli che proponeva fino alla scorsa stagione il Fondo Elliott. Fin da quando sono arrivati gli americani più di quattro anni fa, il club ha intrapreso un percorso di risanamento economico che con il tempo ha dato la possibilità di raggiungere obiettivi sportivi importanti: il ritorno in Champions e lo Scudetto su tutti. Per farlo il Milan non ha fatto spese folli ma ha sempre cercato con poche risorse di portarsi a casa giocatori dal potenziale sicuro pronti a esplodere da un momento all'altro. Quest'anno però Maldini e Massara non sono riusciti a trovare la gallina dalle uova d'oro nella sessione estiva (o perlomeno questa non si è ancora palesata) ma hanno comunque utilizzato gran parte del budget messo a disposizione per acquistare De Ketelaere per poi concludere operazioni con giocatori di seconda o terza fascia. 

Una cessione aiuta

Chiaramente, sottolinea Tuttosport, l'area tecnica deve lavorare con quanto viene messo a disposizione senza considerare eventuali cessioni che possano rimpinguare le casse del club e dunque dare ulteriori sostanze a chi fa il mercato. Questo però è successo poche volte nel Milan recente: Cutrone, Suso e Hauge sono tre giocatori le cui cessioni hanno portato liquidità in via Aldo Rossi da reinvestire nelle trattative. Le ambizioni a livello sportivo del club sono chiaramente molto elevate e per questo lo zoccolo duro e i calciatori di grido non vengono messi sul mercato, proprio epr poter continuare a crescere. Questa è una scelta che ci sta ma che ovviamente limita le entrate in arrivo dalle cessioni e costringe la dirigenza a lavorare con il budget messo a disposizione. Un iniezione extra da parte della proprietà non avrebbe neanche senso: l'obiettivo di Cardinale è quello dichiarato della sostenibilità ovvero arrivare a ricavi di oltre 400 milioni di euro. Quando questo paletto verrà raggiunto potrebbero anche cambiare alcune cose ma fino ad allora il Milan è bene che si concentri su obiettivi realistici come la presenza costante in Champions e il raggiungimento del pareggio di bilancio.


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