Tuttosport - Fonseca non ci sta: "Al Milan mi è mancato tempo". Ma resta fiducioso per il futuro...
Se il Milan vuole iniziare a risalire la classifica in campionato, stasera contro l'Empoli ha un solo risultato utile a disposizione, cioè la vittoria. Il distacco dalla vetta non fa piacere a nessuno, soprattutto a Paulo Fonseca che però resta ottimista e fiducioso per il futuro perchè vede la sua squadra in crescita. I problemi difensivi però restano e il portoghese sa bene che vanno risolti in fretta, altrimenti rimontare diventerebbe ancora più complicato.
LO SFOGO DI FONSECA - Durante la conferenza stampa di ieri a Milanello, al tecnico milanista è stato fatto notare che altre squadre in estate hanno cambiato tanto come il Milan, ma al momento sono davanti ai rossoneri in classifica. Fonseca, però, non ci sta e ha risposto così: "Sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna delle squadre che ora ci stanno davanti in classifica. Ma parliamo di noi. Abbiamo cominciato la pre-stagione con 15 giocatori ed i 'bambini'. Siamo andati negli Usa, le cose sono state bellissime. Abbiamo cominciato a lavorare otto giorni prima dell’inizio del campionato con gli altri giocatori, i giocatori più influenti della squadra che sono stati all'Europeo. E ci abbiamo lavorato otto giorni. Dopo non abbiamo avuto mai tempo per allenarci. E ora, piano piano, il nostro allenamento è più video, stiamo migliorando. Ma quando si cambia tanto è più difficile. Non mi sembra che queste squadre, tranne il Napoli, non hanno avuto i giocatori in prestagione: quelle sono 4-5 settimane di allenamento molto importanti quando si cambia" le parole di Fonseca riportate stamattina Tuttosport.
BASTA PASSI FALSI - L'allenatore rossonero ha poi continuato il suo pensiero: "Poi una di queste squadre non gioca la Champions League durante la settimana. Il Napoli ha un nuovo allenatore, ma ha tutta la settimana per lavorare. Poi ci sono due squadre molto forti come Inter e Atalanta con lo stesso allenatore da anni. Se poi vogliamo guardare solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più". Fonseca rifiuta di essere l’unico capro espiatorio, ma è anche consapevole il suo Milan non può più permettersi altri passi falsi.