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Tre ore di vertice per provare a mettere le ali : pro e contro di tutti gli obiettivi

di Riccardo Casali

A metà del guado. Il vertice ferragostano può segnare lo spartiacque del mercato rossonero. Il duo Inzaghi-Galliani, sempre più in simbiosi e in sincronia,  ha varcato il cancello di Arcore alle 20.15 di ieri sera. Tre ore e 10 minuti più tardi i due sono andati via senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti. La portata principale del menù della serata ha riguardato le strategie da mettere in atto per rinforzare la rosa. Il tecnico e l’amministratore delegato, seppur consci del difficile momento economico che le casse del Milan e quelle del suo patron stanno vivendo(eufemismo), aspettavano il placet del Cavaliere per dare vita alla fase due del mercato, quella che dovrà garantire il salto di qualità alla rosa guidata da SuperPippo. I verdetti del vertice si sapranno solo dopo il lungo week end di Ferragosto quando le trattative entreranno nella fase decisiva e conclusiva. Durante questi 190’ minuti strategici per il futuro prossimo del Diavolo, mister Pippo Inzaghi ha ribadito l’importanza e la necessità di ''mettere le ali'' al suo modulo: il nome in cima alla lista è sempre il solito, Alessio Cerci. Il giocatore del Torino è prigioniero della sua valutazione, 20 milioni di euro. Cifra che finora ha spaventato tutte le pretendenti, Atletico Madrid in testa che ha deciso di ripiegare sul più giovane Griezmann. L’ala del Torino, con i suoi venti milioni di etichetta, è attualmente irraggiungibile per le possibilità economiche dei rossoneri. I rapporti strettissimi tra Cairo e Galliani, il fatto che in quindici giorni di trattative gli scenari possono mutare, lasciano aperto uno spiraglio per le speranze del Milan. Il secondo nome della serata è la new entry Douglas Costa, 23 enne, esterno mancino che ama partire da destra, dello Shakhtar Donetsk. Anche qui l’amministratore delegato rossonero può vantare gli ottimi rapporti con l’agente del calciatore,  Kia Joorabchian. L’operazione, tuttavia, rimane difficile ai limiti dell’impossibile: il club ucraino chiede non  meno di 25 milioni di euro per il suo gioiello e non ha necessità di fare cassa. Ecco allora che potrebbe avere la meglio il terzo nome uscito più volte durante il vertice, Ezequiel Lavezzi. Il Pocho, che vanta un ingaggio pesante, sta battagliando con il Psg per il rinnovo del contratto. Al momento le parti sono distanti. Il Milan spera che si arrivi alla rottura per potersi inserire contando sul gradimento dell'argentino. L’ultimo nome è quel Adel Taarabt che tanto bene ha fatto alle dipendenze di Clarence Seedorf. Dalla sua ha l’ottimo rapporto qualità prezzo: con circa 5-6 milioni lo si può prelevare dal Qpr. Secondo Pippo Inzaghi tuttavia l’eventuale acquisto del ragazzo non garantirebbe un effettivo salto di qualità. Tre ore di vertice dunque per mettere nel mirino l’obiettivo e improntare la strategia giusta per garantire a SuperPippo il rinforzo necessario per competere ad alti livelli. Senza dimenticare la pratica del centrocampista centrale, con Dzemaili in pole.


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