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Tra priorità e paradossi, la vera necessità del Milan è a centrocampo

di Matteo Calcagni

Da quello che è filtrato dal summit di Arcore, la priorità del mercato rossonero sembra divenuta quasi esclusivamente l'attaccante esterno. Poche speranze di avere un nuovo centrocampista, a meno che non si creino situazioni favorevoli sul finire del mercato. Questo dovrebbe significare che il grosso del "budget" sarà utilizzato principalmente per l'esterno, mentre per l'uomo in mediana (qualora dovesse arrivare) si dovrebbe operare con cifre vicine allo zero. Quanto descritto sopra, alla maggior parte di chi osserva ed analizza, appare quasi paradossale. Come può il Milan avere una priorità in attacco quando dispone per tre ruoli, in ordine prettamente alfabetico, dei seguenti giocatori: Balotelli, El Shaarawy, Honda, Menez, Niang e Pazzini. Ai sopracitati in caso di evenienza potrebbe aggiungersi Saponara, per un reparto che potrebbe ritenersi non fenomenale ma sicuramente completo. Per rinforzare la batteria di esterni (la quale conta comunque almeno quattro elementi) non servirebbero cifre spropositate, visto che c'è un giocatore come Taarabt che arriverebbe ad un prezzo abbordabile.

IL CENTROCAMPO - La Juventus di Antonio Conte è diventata grande anche grazie a Pirlo, Vidal, Marchisio e poi Pogba. La Roma di Rudi Garcia è arrivata a splendere anche grazie a De Rossi, Strootman, Pjanic e Nainggolan. Le squadre forti si costruiscono sul centrocampo, per poi raffinarsi anche sugli altri reparti. Al Milan si continua a sottovalutare l'importanza di questa zona di campo, già bisognoso di rinforzi un anno fa. In quel caso si preferì acquistare ad alto costo un ulteriore centravanti nonostante la presenza di Balotelli, Niang e Pazzini che sarebbe comunque rientrato dopo qualche mese. Questa estate si dedicherà il grosso del budget per il ruolo di esterno offensivo destro che, ad oggi, può essere interpretato da Menez, Niang e (pur in maniera alternativa) dallo stesso Honda. Il centrocampo, invece, appare non proprio perfetto, sia per una questione numerica (l'infortunio di Montolivo non si risolverà a breve) sia per l'assenza di un uomo di grandi capacità di costruzione. Se in attacco sei uomini (più eventualmente Saponara) necessitano di un grande investimento, perché il centrocampo (che attualmente ne consta ugualmente sei più Montolivo) può essere considerato quasi a posto? Dalla Francia è arrivata la notizia che il PSG ha messo sul mercato una stella emergente come Rabiot, prendibile per valori decisamente alla portata: perché non provarci, dando al centrocampo e ai tifosi una speranza, dedicando poi il residuo della cassa per un nuovo attaccante?


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