Theo va preservato: l'avvertimento di Deschamps. Anche per questo serve un vice
L'inizio di stagione di Theo Hernandez non è stato all'altezza di quello a cui il terzino francese aveva abituato negli ultimi anni. Ci sono stati dei lampi, dei flash, a dimostrazione del grande talento che possiede il giocatore, ma è mancata continuità di rendimento sia in attacco che soprattutto in difesa dove il francese sembra aver fatto diversi passi indietro rispetto ai grandi miglioramenti degli ultimi anni. Ma la motivazione, potrebbe non essere solamente tecnica...
La testa conta
La denuncia, o meglio l'avvertimento che è sembrato quasi paterno, è arrivato direttamente dalla voce di Didier Deschamps, Ct della nazionale francese che domenica ha lasciato in panchina Theo per 90 minuti nella sfida contro l'Italia a San Siro. Ai microfoni di MilanNews.it, in zona mista, il tecnico ha spiegato l'esclusione spegnendo eventuali polemiche ma mostrando il lato umano della vicenda, che troppo spesso nello sport di alto livello viene sottovalutato: "Theo ha giocato la prima partita (contro Israele, ndr) non essendo al 100%: non vado a precisare il problema che ha ma l'ha giocata. Non è al meglio della sua condizione e oggi l'ho lasciato tranquillo perché era meglio così. Io ci parlo tanto e passo tempo con tutti i giocatori, anche Theo che è tanti anni che è con la Nazionale: l'importante è capire. C'è sempre stata la stanchezza fisica ma la cosa che è molto difficile da misurare è la stanchezza psicologica". Non solo Theo è reduce da una stagione, la scorsa, in cui non si è mai fermato ma ha anche ripreso quest'anno con pochissimo tempo per prendersi una pausa: una sosta può far bene anche solo per staccare dalle pressioni. E può essere anche questo il motivo per il quale Hernandez non è quello che tutti conoscono, almeno per il momento.
Vice Theo
Il Milan deve dunque preservare Theo, per prima cosa mettendolo nelle condizioni psicologiche di performare al meglio: questo non vale solo per le partite ma anche in generale negli allenamenti e nella vita quotidiana. E soprattutto non vale solamente per Theo ma dovrebbe valere per tutti i professionisti dello sport. Poi c'è anche un aiuto tecnico che può (e deve) arrivare. Per far sì che il numero 19 non arrivi spremuto completamente al termine di ogni stagione è necessario trovargli un vice che sia affidabile e che possa garantire continuità in caso di sua assenza ma soprattutto per fargli ritirare il fiato. E questa è una necessità primaria del Milan che dunque deve avere come priorità, già a partire dalla finestra di gennaio, quella di trovare un'alternativa a Theo Hernandez. Se questo non verrà fatto, il treno rossonero continuerà rischiare il deragliamento.