Theo, Tomori, Diaz, Calabria ed altri: rilanciarsi al Milan, con il Milan
Interrogato spesso sui "segreti" di questo Milan così convincente ed efficace, mister Pioli ha sempre dato merito, tra le altre cose, alla crescita del gruppo. La squadra è cresciuta perché i singoli sono cresciuti, e viceversa. Un miglioramento simbiotico, che ha permesso al Milan di tornare a partecipare alla Champions League dopo sette anni e a lottare per le zone veramente nobili della classifica, e ai giocatori, per lo più giovani, di continuare il loro processo di sviluppo in modo costante, tangibile e riconoscibile. Non a caso diversi protagonisti e titolarissimi della rosa rossonera, arrivati tra interrogativi o rimasti quando la fiducia nei loro confronti era ai minimi storici, sono riusciti a prendersi anche la ribalta internazionale con la maglia del proprio paese. Un riconoscimento oggettivo che certifica quanto di buono fatto con il club di via Aldo Rossi.
MA DAVVERO? - È quello che verrebbe da dire leggendo queste dichiarazioni: "Theo sarebbe potuto venire prima a giocare con noi per le qualità che ha perché si sposa bene con il nostro sistema di gioco e sa essere efficace in ambo le fasi. Gioca rilassato, è a suo agio qui. Questa è appena la quarta partita che disputa con noi e devo dire che ha fornito una prestazione solida, molto interessante". Dopo la vittoria per 8-0 della Francia contro il Kazakistan il ct transalpino Deschamps l'ha finalmente ammesso: Theo Hernandez meritava la convocazione da tempo. Lo stesso giocatore, arrivato in rossonero nell'estate 2019, non nascondeva la sua insofferenza per questa situazione; alla fine l'allenatore dei galletti si è dovuto arrendere all'evidenza: il numero 19 del Milan è il miglior laterale sinistro della Serie A da diverso tempo e sta dimostrando la sua forza anche in nazionale: 4 presenze, 1 gol, 3 assist e una Nations League vinta. Si sono visti impatti peggiori.
PRIME VOLTE - Parliamo di Diaz e Saelemaekers. Arrivati entrambi inizialmente in prestito (lo spagnolo lo è tutt'ora, ma ha un diritto di riscatto), sono entrati con forza negli schemi e nelle idee di Pioli. Due classe '99 che si sono adattati piuttosto velocemente ad un campionato difficile come quello italiano, nonostante arrivassero da paesi e tornei completamente diversi. Il ct belga Martinez si è espresso così sull'ex Anderlecht: "Noi abbiamo guardato con attenzione la sua evoluzione, ha mostrato ottimi segnali fin dall'Under 21 ma il grande cambiamento è scattato col suo modo di giocare con la maglia del Milan. Alexis è pronto, più è importante l'occasione più risponde presente. È andato nel club perfetto, il Milan è in costante crescita e lui ha risposto alla grande in rossonero. Sarà molto importante per il futuro della nazionale belga". Mentre Luis Enrique ha apprezzato particolarmente la crescita del nuovo numero 10 rossonero: "Domina con entrambi i piedi, lo vedi giocare col sinistro e pensi sia il suo piede naturale, lo guardi giocare col destro e pensi lo stesso. E' un giocatore che sa giocare fra le linee, che ha gol, assist, fantasia. Lavoreremo perché migliori nella fase difensiva perché altrimenti non avrebbe posto in nazionale". Per Brahim durante questa pausa è arrivata la prima convocazione con la nazionale maggiore spagnola (aveva già esordito in estate, ma era stato chiamato solo in un secondo momento per sostituire un compagno indisponibile).
RITORNI - Tomori, Calabria, Tonali, tutti e tre già chiamati rispettivamente da Inghilterra e Italia, tutti e tre assenti per diverso tempo dalle convocazioni dei ct. Il fortissimo difensore centrale, dopo sei mesi impressionanti in Italia, con il Milan che ha esercitato senza dubbi il diritto di riscatto da 29 milioni di euro dal Chelsea a giugno, è stato (ri)chiamato dopo due anni da Southgate durante la pausa di settembre/ottobre. Il terzino non è riuscito a rientrare nella spedizione dell'Europeo, ma a suon di prestazioni di alto livello con il Milan ha riguadagnato l'attenzione di Mancini. Attenzione che Tonali ha richiamato con forza su di sé con un inizio di stagione davvero straordinario: questa sera molto probabilmente sarà titolare nella sfida decisiva per la qualificazione ai Mondiali tra Italia e Irlanda del Nord. In sintesi, gran parte della rosa rossonera è tornata (o ha iniziato) a competere ad alti livelli sia a livello di club che a livello di nazionale.