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Telefonata Berlusconi-Galliani e l'ira di Ibra

di Pietro Mazzara

E adesso tocca inseguire, tra mille problemi e difficoltà. La delusione per aver buttato via una grande occasione per tenere la Juventus a debita distanza era chiara e lampante e dipinta con atroce chiarezza sui volti dei protagonisti che, via via, sono sfilati in zona mista davanti alle telecamere e ai microfoni (spenti), dei giornalisti presenti. Una rabbia grande perché per come si erano messe le cose, nessuno si sarebbe mai immaginato di uscire da San Siro con 0 punti, due gol sul groppone e il sorpasso serale della squadra di Antonio Conte in prime time. I nervi, in casa Milan, sono tesi. La dimostrazione è la telefonata intercorsa tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani nell’immediato post gara. Pare, infatti, che il presidente rossonero fosse furibondo per la mancata vittoria della squadra ma, anche, per come questa è scesa in campo soprattutto nella seconda frazione di gioco dove pronti-via, ecco arrivare la doccia gelida di Stevan Jovetic, uno che ha riempito i taccuini degli osservatori rossoneri nei mesi passati, un giocatore di estro e classe che manca in maniera importante a questo Milan troppo scarno a livello tecnico e povero di giocatori che possano innescare gli attaccanti con colpi geniali. Si narra che anche Zlatan Ibrahimovic abbia alzato e non poco la voce nello spogliatoio a fine gara ma su quest’ultimo fatto non vi sono conferme empiriche. Adesso il Milan dovrà fare 21 punti nelle prossime 7 partite, recuperare infortunati e squalificati, e provare a sperare che anche per la Juventus ci sia una Sampdoria di turno, proprio come per la Roma nella stagione 2009-10.


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