Suso, il Milan è un capitolo chiuso: il Siviglia lo vuole riscattare e lui vuole restare
Rivoluzione: questa parola, in un certo senso, è il riassunto dell’ultima sessione di calciomercato rossonera. Gennaio 2020 per il Milan ha coinciso con il glorioso ritorno di Ibrahimovic ma anche di due partenze pesanti come quelle di Piatek e Suso. Il calciatore spagnolo, in particolare, è stato il trait d’union degli ultimi movimentati anni rossoneri e il perfetto testimone della grande confusione della società fatta di risultati altalenanti proprio come le prestazioni dell’esterno iberico. L’addio di Suso burocraticamente non è ancora cosa fatta ma stando alle volontà del giocatore e della società andalusa sembra soltanto questione di tempo.
LA FORMULA DELL’ADDIO - “Ac Milan comunica di aver ceduto a titolo temporaneo, con diritto di opzione per l’acquisizione definitiva che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni, le prestazioni di Suso”, questo il comunicato con cui la squadra rossonera sanciva la partenza del calciatore spagnolo. Tra le condizioni che certificheranno l’addio dello spagnolo, in particolare, c’è il raggiungimento della Champions League da parte del Siviglia. In questo senso la squadra andalusa, al momento, si trova al terzo posto in una bagarre per la Champions League che coinvolge tante squadre. Nonostante la lotta accesa, il Siviglia sembra contento del giocatore e il suo riscatto non sembra in dubbio come confermato dallo stesso calciatore.
LE PAROLE DI SUSO - Intervenuto a Radio Marca Sevilla, il calciatore infatti è stato chiaro circa la sua volontà. Queste le sue parole: "Ci sono diverse opzioni per rimanere, ma sì, se dovessimo andare in Champions allora sarà sicuro”. Dichiarazioni che certificano la volontà del giocatore che considera il Milan un capitolo importante della sua vita ma definitivamente chiuso. La sua cessione porterà risorse economiche alla squadra rossonera che dovrà, attentamente, reinvestire sul mercato per trovare nuovi rinforzi.