Senza Aquilani sono dolori: Milan, il mercato come salvagente
La grande rimonta del Milan in campionato, dopo l'avvio disastroso di settembre, è arrivata anche e soprattutto dalle scelte a centrocampo: la presenza di Nocerino e Aquilani, impiegati con costanza per tre mesi, ha favorito il gioco e le vittorie rossonere, giunte tutte con pieno merito. L'infortunio dell'ex giallorosso, tuttavia, ha scombussolato l'architrave milanista, già privo dei lungodegenti Gattuso e Flamini (difficile rivederli in campo prima di marzo/aprile). Ambrosini è visto come semplice alternativa a van Bommel, tanto che, in una gara come il derby, Allegri ha preferito retrocedere Boateng piuttosto che inserire il pesarese. Proprio la "nuova" posizione del ghanese, tanto cara a Berlusconi, è una delle note dolenti di questo Diavolo targato 2012: Prince, in posizione arretrata, punge poco e non eccelle certamente in copertura. Ma ci sono altre soluzioni? Emanuelson è un jolly ma, come dimostrato ieri, rende al massimo soltanto sulla fascia sinistra. Nocerino, devastante negli scorsi mesi, non ha un vero e proprio sostituto: Seedorf, se torna a livelli di forma accettabili, può essere una risorsa, ma costringerebbe l'ex rosanero ad un poco utile dirottamento sulla destra. Fatto sta che, a Novara con il Boa squalificato, il Diavolo si troverà ad affrontare una mezza emergenza. La dirigenza, ora più che mai, dovrebbe capire che un intervento a centrocampo è assolutamente necessario: Montolivo sarebbe forse l'innesto migliore, Merkel l'ipotesi più percorribile. Sul secondo Preziosi è stato piuttosto possibilista, segno che la volontà rossonera di riprenderlo è molto forte: il kazako-tedesco potrebbe sostituire egregiamente Aquilani, in attesa che il romano recuperi dall'infortunio, per poi alternarsi sia con Nocerino che con il ventisettenne romano.